Il premio Nobel per la letteratura 2022 è andato alla scrittrice 82enne francese Annie Ernaux. Smentite ancora una volta le voci che davano come sicuri vincenti mostri sacri della letteratura contemporanea come Houllebeq, De Lillo, Rushdie. Come motivazione di assegnazione del premio, l’Accademia Reale di Svezia ha scritto “Per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha scoperto radici, allontanamenti, vincoli collettivi della memoria personale”.

La scrittrice

Nata da una famiglia umile, la Ernaux è stata una insegnante di lettere e soggetto politicamente impegnato per tutti gli anni della contestazione. Di ideologia filosofica facente capo al marxismo femminista, la sua letteratura è spesso incentrata su tematiche sociali legate alla propria esperienza autobiografica, realizzando una concertazione singolarissima tra parole, contemporaneità e ricordo e analizzando le differenze che riguardano il genere, la lingua e la classe.

Scoperta solo di recente dal panorama editoriale italiano, tra i suoi lavori più noti ci sono sicuramente “L’evento”, da cui è stato tratto il film omonimo (Leone D’Oro a Venezia 2021), “La donna gelata” e “Guarda le luci, amore mio”. In Italia la produzione della Ernaux è stata inserita nel catalogo di una piccola casa editrice altamente specializzata in narrativa di nicchia, L’orma. Come avviene sovente dopo la vittoria del prestigioso riconoscimento, probabilmente questa vedrà aumentare significativamente le richieste di libri dell’autrice francese.

L’ultimo premio Nobel per la Letteratura assegnato a una persona francese è quello del 2014, vinto da Patrick Modiano. Prima di lui altri quindici Nobel per la Letteratura erano stati assegnati a francesi, tutti uomini. La Francia è il paese che ne ha ottenuti di più nei 121 anni di storia del premio.