Il magnate sudafricano Elon Musk ha finalmente ultimato il processo di acquisizione della piattaforma di social media fondata dal visionario Jack Dorsey sedici anni fa. L’acquisto, avvenuto dopo una travagliata vicenda il cui percorso era iniziato a fine aprile, si configura come l’operazione finanziaria più costosa di sempre nel settore privato.

Un’acquisizione travagliata

L’acquisto del social network è arrivato a poche ore dalla scadenza che il giudice aveva fissato e, qualora non fosse andato in porto, il tycoon sudafricano avrebbe rischiato di incorrere in pesanti sanzioni sia dal punto di vista penale-tributario che da quello finanziario, a causa delle probabili ingenti perdite che gli azionisti della piattaforma si sarebbero trovati a sperimentare.

Come prima azione da nuovo presidente dell’azienda, Musk ha deciso di accompagnare alla porta (letteralmente, dato che pare sia dovuta intervenire la sicurezza), quattro manager di rango tra cui spiccano i nomi dell’ormai ex amministratore delegato Parag Agrawal e del responsabile delle operazioni finanziarie Ned Segal.

Che l’acquisto sarebbe andato in porto si era capito dopo che ieri il patron di Tesla aveva deciso di pubblicare un video in cui entrava nella sede di Twitter portando un lavandino e dicendo agli spettatori di farsi una ragione del fatto che sarebbe diventato il nuovo leader della compagnia. Inoltre, una volta ufficializzato l’acquisto, Musk ha postato un tweet con scritto: “L’uccello è libero”.

Le dichiarazioni da nuovo Presidente

Musk ha spiegato che la volontà di acquistare il Twitter era sorta sotto l’impulso di voler “aiutare l’umanità”, anche se la reale motivazione, come spiegano gli analisti del settore, è probabilmente quella di sfruttare il grande potenziale della piattaforma per lanciare il suo ultimo visionario progetto, la cosiddetta App X, che, nelle intenzioni del magnate, dovrebbe rappresentare l’applicazione informatica definitiva, in grado di raccogliere in un unico prodotto diverse funzionalità ancora non meglio specificate.

Sulle motivazioni sottese all’acquisizione, il neo Presidente ha affermato: “Acquisto Twitter perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un’ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare senza ricorrere alla violenza. Nel cercare senza sosta click, i media tradizionali hanno alimentato gli estremi. È per questo che compro Twitter. Non perché è facile, non perché fa soldi. Lo faccio per cercare di aiutare l’umanità che amo.”

Inoltre, Musk ha cercato anche di rassicurare sulle sue intenzioni. Agli inserzionisti preoccupati da possibili minori controlli sui contenuti ha detto che il social network “non diventerà un inferno aperto a tutti, ma sarà un luogo dove si può dire qualsiasi cosa senza conseguenze”. Il messaggio ai dipendenti della società che cinguetta è altrettanto chiaro: “non c’è alcuna intenzione di tagliare la forza lavoro del 75%, come ventilato da indiscrezioni stampa.”