(Adnkronos) – "Vogliamo le indagini e pretendiamo la verità". Lo affermano all’Adnkronos gli avvocati Carmelo Miceli e Alessandro Frangiamore, legali di Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, e della figlia di lei Carolina Orlandi, a 10 anni dalla morte dell'ex Capo della Comunicazione di Mps precipitato da una finestra della banca a Siena il 6 marzo 2013, rivolgendosi poi anche al Consiglio Superiore della Magistratura e al suo nuovo presidente: "Davvero la magistratura può appaltare al Parlamento la responsabilità di indagare su chi, come e perché aggredì David Rossi dentro Mps la sera del 6 marzo 2013?", chiedono.  "Oggi sono 10 anni che David Rossi non è più con i suoi cari – sottolineano gli avvocati – Ma in questi dieci anni nessuno si è ancora voluto soffermare su quello che è successo a David prima di morire, quando era ancora in vita. Nessuno. Nessuna Procura. Neanche dopo che la Commissione parlamentare di inchiesta ha accertato e messo nero su bianco che, poco prima di volare giù dalla finestra di vicolo Monte Pio, David è stato brutalmente aggredito. E dopo 10 anni e milioni di parole spese, questo è uno scandalo nello scandalo".  "Allora è ancora una volta al Consiglio Superiore della Magistratura, al suo nuovo presidente che ci rivolgiamo: davvero la magistratura può appaltare al Parlamento la responsabilità di indagare su chi, come e perché aggredì David Rossi dentro Mps la sera del 6 marzo 2013? – sottolineano – Davvero deve essere il parlamento a preoccuparsi di scoprire se e come questa aggressione ha influito sul volo di David dalla finestra? Se qualcuno pensa che i familiari di David possano accontentarsi di una verità incompleta offerta da una istituzione politica e non da quella costituzionalmente precostituita, si sbaglia di grosso. E fino a quando avremo fiato in gola, noi continueremo a gridarlo, senza timore di sorta: vogliamo le indagini e pretendiamo la verità. In nome del popolo italiano, come Costituzione prescrive". Gli avvocati Miceli e Frangiamore sottolineano che "oggi è il decimo anniversario, sono 10 anni che David Rossi non è più tra noi. Oggi ricorrono 10 anni dalla sua morte. Ma oggi noi dobbiamo ricordare la vita di David. Della morte se ne è parlato fin troppo. La vita di David Rossi è quella che noi dobbiamo ricordare perché è dei suoi ultimi momenti di vita che non si è parlato abbastanza, mai sarà sufficiente. David Rossi ha subito delle violente percosse, quando era ancora in vita. Chi ha mai indagato su questo? David Rossi è stato prima picchiato e poi è precipitato dalla finestra, è stata indotta la caduta? Le percosse sono state il precursore della caduta? Le percosse hanno indotto la caduta? Chi ha mai indagato su questo?". "È della vita di David Rossi che dobbiamo parlare perché nessuno dei reati configurabili da queste azioni è stato prescritto. È possibile che la nostra unica speranza è la Commissione di inchiesta che a breve riprenderà i lavori in questa nuova legislatura e non l’istituzione precostituita costituzionalmente? – si chiedono i legali – Abbiamo chiesto alla magistratura di continuare ad indagare ed è chiaro che dopo la trasmissione degli atti della Commissione di inchiesta alla fine della 18esima legislatura per noi è scontato che si stia indagando – noi ci aspettiamo che le indagini siano in corso! Perché non è pensabile né accettabile che si ascriva a Rossi la responsabilità della sua morte!". "Non abbiamo accettato la sentenza di primo grado del processo civile proprio perché pare ascrivere a David anche la responsabilità della sua agonia per più di 20 minuti. È possibile che in un paese civile una persona venga percossa all’interno del suo ufficio e che poi precipiti in un cortile di pertinenza della banca e che nessuno indaghi? Di chi è la colpa di Rossi? La sentenza parla di mancato soccorso ma non condanna nessuno – concludono i legali facendo riferimento alla causa civile – È colpa di David se è stato lasciato agonizzante quando invece si poteva salvare? Parliamo della vita di David, parliamo di giustizia per David". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)