È morta oggi, a cinque giorni dal suo 97esimo compleanno, l’attrice britannica Angela Lansbury, conosciuta in tutto il mondo (e soprattutto in Italia), per il suo ruolo nella serie tv “La signora in giallo”. La notizia è stata diffusa agli organi di stampa dopo che è stata rilasciata una dichiarazione ufficiale da parte della sua famiglia, nella quale si dice che la grande attrice si è spenta nel sonno nella sua casa di Los Angeles.

L’attrice

Angela Lansbury era nata a Londra il 16 ottobre 1925, ed era figlia di un’attrice irlandese e di un commerciante e politico britannico. Al manifestarsi delle prime avvisaglie del secondo conflitto mondiale, lasciò l’Inghilterra per recarsi negli Stati Uniti, a New York, con la famiglia.

La decisione di trasferirsi funzionò come un geiser per la sua futura carriera di attrice, perché già a diciassette anni era presente in ruoli significativi in musical e a teatro, mentre due anni dopo stipulò un contratto con la MGM, nota casa di produzione cinematografica, dopo aver esordito ad Hollywood nel thriller “Gaslight”.

Dopo le esperienze Hollywoodiane, grazie alle quali riuscì a collaborare con grandi artisti del panorama cinematografico dell’epoca (come Spencer Tracy, Katherine Hepburn, Vincente Minnelli e Frank Sinatra), e che le procurarono una visibilità notevole, il vero salto di carriera lo fece con la televisione, quando negli anni Ottanta venne scelta per interpretare il ruolo della scrittrice di gialli Jessica Fletcher nella seria nota in Italia con il nome di “La Signora in Giallo”.

Grazie a questa interpretazione, la Lansbury riuscì ad ottenere ben dodici nomination consecutive agli Emmy Awards (gli Oscar della televisione), senza tuttavia aggiudicarsi mai l’ambito riconoscimento. Nonostante ciò, nel corso della sua lunghissima carriera, la grande attrice si aggiudicò cinque Tony Award (gli Oscar del teatro) per le performance da protagonista sui palcoscenici newyorkesi.

A coronamento del suo percorso artistico, nel 2013, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences la insignì dell’Oscar onorario per aver dato vita ad “alcuni dei personaggi più memorabili del cinema”, e per aver rappresentato “una fonte di ispirazione per generazioni di attori”. Inoltre, un anno dopo, fu nominata dama dalla Regina Elisabetta II, a dimostrazione del fatto che la sua Inghilterra, nonostante i successi americani, non la dimenticò mai.