La risposta degli Stati Uniti dopo i test missilistici da parte della Corea del Nord diretti verso il Giappone settentrionale non si è fatta attendere. Gli Usa hanno infatti deciso di ricollocare la nave militare portaerei Us Ronald Reagan nelle acque a est della Corea del Sud.

La decisione

Il ministro degli esteri coreano ha riferito, in una nota rilanciata dall’agenzia di stampa ufficiale del regime Kcna, ha definito la decisione americana una “grave minaccia alla stabilità della regione”. Il motivo per cui l’amministrazione militare Usa ha optato per riportare il veicolo in acque sud coreane è dovuto alla progettazione di un’esercitazione congiunta con il Giappone, cosa che era già avvenuta la settimana scorsa.

Ed è probabilmente questo il reale motivo della provocazione nordcoreana, e infatti non è un caso che Pyongyang ha confermato, in una nota congiunta con il ministero degli esteri, i rapporti di causalità tra i due eventi. I lanci degli scorsi giorni, ha spiegato il ministero, rappresenterebbero “le giuste misure di ritorsione dell’Esercito Popolare Coreano contro le esercitazioni congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti che stanno aumentando le tensioni militari nella penisola coreana”.

La risposta statunitense alle affermazioni della Corea del Nord non si è fatta attendere, infatti l’ambasciatrice americana alle Nazione Unite Linda Thomas-Greenfield ha pubblicato un post sui social in cui si legge: “Il nostro messaggio alla Corea del Nord: basta con l’atteggiamento sconsiderato, provocatorio e che porta all’esclation. Torni al dialogo.”