All’indomani della parata militare in piazza rossa, continua l’offensiva russa nel sud e nell’est dell’Ucraina. Odessa, porto principale del Paese, è stato colpito da una serie di raid missilistici, causando almeno un morto e cinque feriti. Secondo fonti dell’intelligence occidentale, i russi hanno usato missili cruise, compresi i nuovi missili ipersonici Kinzhal, colpendo due alberghi, un centro commerciale ed un deposito. Presente in città il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che era in città con il primo ministro Denys Shmyhal e si è dovuto riparare in un rifugio anti-aereo a causa dell’attacco.

A Mariupol prove di evacuazione. A Kharkhiv corpi dei russi per le strade.

Prosegue l’assalto anche all’acciaieria di Azovstal, a Mariupol. Secondo quanto comunicato dalla Guardia Nazionale Ucraina, si sta lavorando all’evacuazione di militari e medici per portarli nel territorio di un Paese terzo in cui rimarrebbero fino alla fine della guerra. “Il presidente dell’Ucraina in persona – afferma il rapporto diramato – e l’intera leadership dello Stato stanno facendo sforzi per trovare opportunità per l’evacuazione dei civili da Azovstal e continuano a lavorare sull’applicazione della procedura per combattenti feriti, medici e militari, anche con il coinvolgimento dell’aiuto della comunità mondiale”. All’interno dell’acciaieria ci sarebbero ancora 100 civili, più di mille combattenti ucraini e centinaia di feriti.

Intanto la situazione è tumultuosa anche nella regione di Kharkhiv. A Izyum, temporaneamente occupata dai russi, il governatore ha denunciato il ritrovamento di 44 civili morti sotto le macerie di un palazzo. Dagli stessi territori arriva anche la testimonianza di decine di cadaveri di militari russi nelle strade. Il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov segnala i corpi dei soldati abbandonati durante la ritirata, senza alcuna sepoltura, lasciati addirittura nelle discariche. “Mentre la Russia sfila sulla Piazza Rossa, migliaia di suoi soldati morti sono ammucchiati in sacchi su treni frigorifero”, queste le parole su Twitter di Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, che cita il servizio di Al Jazeera English.

Macron telefona a  Xi Jinping. Baerbock a sorpresa in Ucraina.

In attesa del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia che l’UE erogherà una volta che i Paesi membri raggiungeranno un accordo, il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping. Durante la telefonata i due leader “hanno convenuto sull’urgenza di arrivare ad un cessate il fuoco” il prima possibile. La nota dell’Eliseo riferisce che Macron e Xi hanno anche discusso del “rischio di crisi alimentare” a causa del blocco dei porti in Ucraina e della “risposta proposta dalla Francia con l’iniziativa Farm (Food and Agriculture Resilience Mission)”. Intanto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock è in visita ufficiale in Ucraina, a sorpresa per questioni di sicurezza. Ha annunciato la riapertura dell’ambasciata tedesca a Kiev e ribadito la posizione della Germania, favorevole alla riduzione dell’import di petrolio e gas russo e sostegno per l’entrata dell’Ucraina nell’UE.