Il fine settimana ha visto un’intensa attività di sbarco di migranti. Al momento sono circa duemila i soggetti approdati sulle coste italiane e non si esclude che nei prossimi giorni si possa assistere a fenomeni analoghi.
GLI SBARCHI
Le autorità italiane sanno che l’estate è uno dei periodi dell’anno migliori per lo sbarco di migranti. Questo è dovuto soprattutto alle ottimali condizioni del mare che risulta essere spesso piatto o poco agitato. Nelle giornate di sabato e domenica sono molte le imbarcazioni cariche di persone che hanno raggiunto le coste italiane. Nello specifico, i luoghi che hanno visto un maggiore afflusso sono state le coste della Calabria e l’isola di Lampedusa.
L’isola versa al momento in stato emergenziale. Infatti risulta che il centro di prima accoglienza sia in condizioni di sovraffollamento, dato che la capacità di contenimento e assistenza è largamente superata (il numero di migranti effettivamente presenti nell’hub è di circa quattro volte superiore alla capacità attuale di contenimento dello stesso). Per tale motivo, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, si sta cercando di smistare il grande numero di richiedenti asilo in altri centri disseminati sul territorio nazionale.
Oltre a Lampedusa, dove si è registrato il numero più alto di sbarchi, la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza e le Ong si sono trovate ad operare su molteplici fronti. Bisogna ricordare infatti che gli sbarchi non avvengono sempre su imbarcazioni di medio-grandi dimensioni quanto piuttosto su strutture piccole e spesso di fortuna. Ad esempio, la Sea-Watch 3 ha segnalato di aver soccorso quasi 500 persone, mentre la Guardia Costiera ne ha soccorse più di 600 poco al largo delle coste calabresi.
LA POLITICA
Paragonato agli scorsi anni, in primis il 2018, il numero di sbarchi in Italia nel 2022 è stato generalmente contenuto. Tuttavia il Ministero dell’Interno e le altre autorità competenti prevedono che per tutta l’estate ma in linea generale per tutto il corso dell’anno il numero di migranti potrebbe aumentare sensibilmente. In previsione delle elezioni politiche di settembre, il tema sbarchi potrebbe assumere una rilevanza di prim’ordine nelle modalità di conduzione delle specifiche campagne elettorali.
Non è infatti un caso che il leader della Lega Matteo Salvini, primo avvocato della linea anti-sbarchi, abbia già commentato i fatti di questo weekend affermando che: «Il 25 settembre gli italiani potranno finalmente scegliere di cambiare: tornano sicurezza, coraggio e controllo dei confini. Vinciamo le elezioni e il primo decreto sicurezza sarà zero clandestini in giro».