Non si è fatta attendere la replica di Giorgia Meloni alle dichiarazioni poco felici del ministro degli esteri francese, Gerald Darmanin, che aveva minacciato conseguenze per l’Italia all’indomani della decisione di non accogliere la Ocean Vikings.

La premier si è detta molto colpita dalla reazione aggressiva della Francia. “Quando si parla di ritorsioni in un dinamica Ue qualcosa non funziona – ha dichiarato – Sono rimasta molto colpita dalla reazione aggressiva del governo francese, incomprensibile e ingiustificabile”.

Le polemiche innescate da Darmanin nascondono una chiara volontà di isolare l’Italia accollando al nostro Paese l’intera responsabilità dell’accoglienza dei migranti. “La richiesta di isolamento dell’Italia tradisce una dinamica Ue curiosa. Si parla di solidarietà e condivisione…voglio sperare che non accada, non sarebbe intelligente” per un’Ue che deve avere “un suo standing”, ha sottolineato Meloni, secondo la quale non bisogna isolare l’Italia ma gli scafisti.

“La nave Ong Acean Viking che oggi attracca in Francia è la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia con 230 migranti. Questo ha generato una reazione molto dura nei confronti dell’Italia che ha fatto entrare quasi 90mila emigranti”.

Un numero impressionante che è sintomo di una malattia molto più grave, che l’Europa però si rifiuta di diagnosticare. “Il fatto che l’Italia deve essere l’unico porto di sbarco per i migranti del Mediterraneo non c’è scritto in nessun accordo”, ha sottolineato la presidente del Consiglio che auspica “la difesa dei confini esterni dell’Ue, bloccare le partenza, aprire hotspot. Abbiamo speso milioni di euro per aiutare la Turchia, ora serve una soluzione europea”.

Caro energia

Meloni ha parlato anche dell’aumento dei prezzi che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese. Sulla legge di bilancio spiega: “La misura principale è sull’energia. Con il decreto energia stanziamo i primi 9,1 miliardi di euro destinati prevalentemente a dare immediata risposta a famiglie e imprese” per il caro bollette, attraverso la “proroga dei provvedimenti esistenti e con nuove norme”.

“Ci sono aiuti alle imprese per il caro bollette che riguardano la proroga del credito di imposta – ha aggiunto la premier -. Poi per i consumi di energia fino al 31 marzo 2023 consentiamo una rateizzazione degli aumenti rispetto all’anno precedente per un minimo di 12 e un massimo di 36 rate e coperta da garanzia statale Sace”.

“C’è una norma che noi interpretiamo a sostegno del pagamento dei prezzi dell’energia e cioè l’estensione dei fringe benefit che il datore può aggiungere in busta paga che è esentasse e che è una sorta di tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette. è una misura importante”, ha aggiunto la presidente del Consiglio.

Superbonus

“Sul Superbonus voglio dire che nasceva meritoriamente come misura per aiutare l’economia ma il modo in cui è stata realizzata ha creato molti problemi – affermato ancora la premier -. Chi diceva che si poteva gratuitamente ristrutturare il proprio condomini ricordo che costava allo stato 60 mld, con un buco di 38, diciamo che il concetto di gratuità è bizzarro”.

“Abbiamo introdotto un principio sui redditi medio bassi che saranno calcolati non in base al tradizionale Isee – ha detto – ma in base alla composizione del nucleo familiare, in questa norma c’è un primo accenno di quoziente familiare”.