Il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi è intervenuto al Meeting di Rimini. Accolto calorosamente dalla platea dei partecipanti, ha pronunciato un discorso che ha toccato tutti i temi attualmente rilevanti per il destino dell’Italia, dalla contingente situazione politica all’emergenza energetica.

La comunicazione

Le parole di Draghi, come sempre, hanno oscillato tra due linee comunicative distinte. Da un lato, il Presidente ha invitato il Paese ad una presa di coscienza collettiva limitatamente alla situazione economica e geopolitica attuale e, dall’altra, ha fornito messaggi di profondo incoraggiamento alla popolazione.

“Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta”, ha affermato Draghi, che ha proseguito dicendo che “a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti”.

L’economia

Sul contesto economico attuale il discorso di Draghi ha toccato sia il tema dell’energia che quello delle sue conseguenze inflative sul portafoglio di famiglie e imprese. L’aumento del costo generale della vita è infatti una diretta conseguenza dell’esponenziale incremento del prezzo delle importazioni del gas russo, anche se l’Italia, rispetto ad altri Paesi europei, è momentaneamente in una condizione di favore.

“L’Ue si trova con forniture incerte e costi aumentati, e nel prossimo Consiglio Europeo sarà presentata una proposta dalla Commissione.”, ha detto l’ex Bce, che ha continuato affermando che “a differenza di altri Paesi europei, le forniture di gas russo in Italia sono sempre meno significative, e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore di quanto avrebbe avuto in passato. Il livello di riempimento degli stoccaggi ha ormai toccato l’80%, in linea con l’obiettivo di raggiungere il 90% entro ottobre. Il Governo ha predisposto i necessari piani di risparmio del gas, con intensità crescente a seconda della quantità di gas che potrebbe venire eventualmente mancare.” 

La geopolitica

Limitatamente all’attuale contesto politico e geopolitico, le parole del premier si sono focalizzate sulla necessità di inquadrare i fenomeni globali attualmente in corso come direttamente legati al destino dell’Italia. Indipendentemente dalla qualità del Governo che si insidierà dopo il 25 settembre, l’invito di Draghi ai cittadini, soprattutto i giovani, è stato quello di votare tenendo presente l’attuale scenario delle relazioni internazionali.

“Anche oggi siamo in un momento estremamente complesso per l’Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale. L’Italia è Paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato.” ha detto Draghi, che ha continuato dicendosi “convinto che il prossimo Governo, di qualunque colore sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili. L’Italia ce la farà anche questa volta”.

Il Pnrr

Come era prevedibile, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato uno dei cardini del discorso del Presidente. Il suo esecutivo aveva infatti visto la luce, oltre che per sconfiggere la pandemia, proprio per dare risposte all’Unione Europea sulla massiccia erogazione di fondi prevista dal piano Next Generation EU. Draghi ha rimarcato l’assoluta importanza di rispettare le scadenze progettuali del Piano, evidenziando i risultati ottenuti e quelli ancora da raggiungere.

“L’erogazione dei finanziamenti del Pnrr, 191,5 miliardi, dipende dalla valutazione che la Commissione fa del piano e della sua attuazione, dipende quindi dalla capacità di realizzare le politiche innovative nei tempi stabiliti come fatto finora: abbiamo conseguito tutti gli obiettivi delle prime due scadenze e siamo al lavoro per raggiungere il più alto numero possibile di obiettivi prima del cambio di governo”, ha detto il premier a conclusione del suo intervento.