In occasione dell’anniversario della strage di Piazza Fontana, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato un messaggio di commemorazione. Egli ha espresso il suo cordoglio per le vittime e ha sottolineato l’importanza di continuare a ricordare e commemorare questo tragico evento, affinché non venga dimenticato e possa essere compreso appieno il suo significato.
Le parole di Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato l’anniversario della strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, sottolineando come la democrazia sia riuscita a difendersi con i propri valori e strumenti. Mattarella ha sottolineato il dovere di ricordare l’impegno di Milano, che ha permesso al Paese di sconfiggere le strategie neofasciste e terroristiche che insanguinarono la non breve stagione successiva all’attentato. Per il capo dello Stato, la strage di piazza Fontana è stata una delle “prove” che hanno rafforzato la Repubblica nei suoi valori costituzionali e nell’unità del suo popolo.
“Sono trascorsi 53 anni dal feroce attentato che provocò nel cuore di Milano morti e sofferenze, sconvolgendo la coscienza del popolo italiano, con l’intento di minacciare le istituzioni della Repubblica. Avvertiamo il dovere di ricordare, con la stessa intensità di sempre, l’impegno di cui Milano per prima fu interprete e che consentì al Paese intero di sconfiggere le strategie eversive neofasciste e le bande terroristiche di ogni segno che insanguinarono la non breve stagione che seguì alla strage”, queste le parole con cui Mattarella ha cominciato il proprio messaggio commemorativo.
L’attacco alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, preceduto da una serie di altre esplosioni nei mesi precedenti, segnò per Mattarella l’inizio di un periodo difficile in cui le istituzioni della libertà furono sotto attacco. Nonostante ciò, la vera natura di quella strage tardò a emergere a causa di complicità, inadeguatezze e tentativi di deviazione, il contesto di aggressione verso il popolo e la democrazia è stato chiarito grazie al senso del dovere di donne e uomini, servitori delle istituzioni e alla passione civile degli italiani.
“L’eccidio nella sede di Piazza Fontana della Banca Nazionale dell’Agricoltura, preceduto da una serie di attentati dinamitardi nei mesi antecedenti, segnò, con il suo disumano bilancio, l’avvio di un tempo tormentato, nel quale le istituzioni della libertà furono poste sotto attacco. La matrice di quella strage tardò a emergere a causa di complicità e colpevoli inadeguatezze ma, nonostante i tentativi di deviazioni, il contesto di aggressione al popolo e alla democrazia è stato chiarito grazie al senso del dovere di donne e uomini, servitori delle istituzioni e alla passione civile degli italiani. La democrazia ha saputo difendersi con i valori e gli strumenti che le sono propri. Gli eversori sono stati sconfitti senza che riuscissero nel loro intento di dividere la società. È stato un dovere anche verso le giovani generazioni. Il bene comune, costruito sui valori, sulle difficoltà, sul dolore, sui sacrifici, è il patrimonio che ne è derivato. Lezione per ogni avversità. In questa giornata rinnovo la più intensa solidarietà ai familiari delle vittime”, queste le parole in conclusione del messaggio commemorativo.