È stata approvata definitivamente la proposta europea che prevede l’adozione di un caricabatterie universale per i dispositivi elettronici. La misura promette di essere potenzialmente rivoluzionaria poiché permetterà una semplificazione generale di utilizzo dei devices e un significativo risparmio dal punto di vista ambientale.

Convenienza e semplicità

Il 4 Ottobre scorso il Parlamento Europeo aveva approvato la direttiva secondo la quale, in un biennio, tutta l’eurozona avrebbe adottato una porta di ricarca di tipo Usb-C universale, e oggi anche il Consiglio Europeo ha dato il via libera.

Entro il 2024 quindi, uno vasto insieme di dispositivi elettronici come smartphones, tablets, auricolari, mouse e tastiere potranno essere ricaricati grazie ad una batteria unica a prescindere dalla casa di produzione degli stessi. Faranno eccezione esclusivamente i laptop, per i quali l’obbligo di adozione si estenderà ad un quadriennio, entro il 2026.

La misura, spiega il Consiglio, “consentirà di migliorare la convenienza per i consumatori, armonizzando le interfacce di ricarica e le tecnologie di ricarica rapida, e di ridurre in misura significativa i rifiuti elettronici” e contribuirà a generare un risparmio collettivo di più di duecento milioni di euro l’anno.

Inoltre semplificherà significativamente la vita ai cittadini dell’eurozona dato che, grazie ad un ausilio tecnologico di questo tipo, non sarà più necessario cercare il caricatore giusto per ciascun singolo device.

Per dirla con le parole di Jozef Sìkela, ministro dell’Industria e del Commercio della Repubblica Ceca, “tutti abbiamo almeno tre caricatori di telefoni cellulari a casa. Cercare il caricabatterie giusto, a casa o al lavoro, può essere piuttosto fastidioso. Inoltre, questi caricatori ammontano a undicimila tonnellate di rifiuti elettronici ogni anno. Avere un caricabatterie che si adatta a più dispositivi farà risparmiare tempo e denaro e ci aiuterà anche a ridurre i rifiuti elettronici».