A cinque giorni dalla tornata elettorale e dalla vittoria schiacciante di Giorgia Meloni e del centrodestra, il clima di festa e celebrazioni non coinvolge proprio tutti. In Lombardia infatti è appena scattata la bagarre a distanza tra Letizia Moratti e Attilio Fontana per la candidatura alla presidenza della Regione, elezioni che si terranno nei primi mesi del 2023.

Moratti: “Ho lavorato per amore della Lombardia, ora aspetto la candidatura alla presidenza”

Il primo affondo lo ha lanciato Letizia Moratti, attualmente vicepresidente e assessore al Welfare della regione Lombardia, che è stata intervistata ieri sera da Marco Damilano su Rai3 e non ha nascosto le sue pretese. In vista delle prossime regionali, Moratti ha dichiarato che si presenterà all’appuntamento elettorale con una rete civica costruita nel periodo in cui, durante la pandemia,  è stata chiamata a ricoprire il delicato ruolo di assessore al Welfare. “In maniera leale e coerente aspetto una decisione dal centrodestra che penso debba essere definitiva” ma, ha sottolineato l’assessore, “ho lavorato anche a una rete civica che ho costruito, ascoltando diversi mondi dall’industria al terzo settore, all’agricoltura, alla cultura, per capire le diverse istanze, posizioni e proposte, e costruire un programma”.

All’improvviso, poi, ha svelato i suoi malumori legati al silenzio che arriva dal fronte di Attilio Fontana, il governatore in carica, nonostante lei abbia mostrato disponibilità nell’essere candidata alla presidenza futura. “Sono stata chiamata dal presidente Fontana e ho accettato per responsabilità e amore per la mia regione, con l’impegno parallelo di un passaggio di testimone a fine legislatura”.

La replica di Fontana e della Lega

Letizia Moratti ha scoperto le sue carte, dicendo chiaro e tondo quello che si aspetta ora (e non è di certo un ministero). “Sarei onorata ma non accetterei – ha dichiarato – Aiutare la Lombardia vuol dire servire il Paese.” Moratti ha poi chiarito che questa non è una autocandidatura, ma una disponibilità e ha rincarato la dose dicendo che c’è chi – presumibilmente un altro partito – le ha chiesto di candidarsi, ma lei attende di sapere la posizione del centrodestra.

A questo attacco, Attilio Fontana ha subito fatto la voce grossa, supportato anche dal suo partito, la Lega. “A questo punto sono io a chiedere un chiarimento netto e definitivo, già dalle prossime ore, a Letizia Moratti: perché una cosa è far politica, un’altra giocare sull’onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi”. Il governatore della Lombardia ha poi sottolineato che non c’è mai stata promessa di un passaggio di testimone al termine del suo mandato e ha evidenziato come Moratti non abbia risposto alla domanda di Damilano che chiedeva per chi avesse votato domenica scorsa. 

A spalleggiare Fontana è arrivata anche la Lega tramite le parole del coordinatore lombardo Fabrizio Cecchetti. “C’è stupore e sconcerto per un assessore come Letizia Moratti che ha lavorato e sta lavorando in una giunta di centrodestra, ma che da mesi annuncia di volersi candidare con altri partiti, appoggiata magari anche dalla sinistra. Con coerenza, ne tragga subito le conseguenze”. In modo molto velato Cecchetti ha poi invitato Moratti a dimettersi “se ha cambiato idea o squadra”.