Il dato evidenziato dal Living Planet Report (LPR) 2022, il rapporto biennale sulla salute del pianeta reso pubblico dal WWF, è devastante. La popolazione generale di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci è diminuita drasticamente nel mondo dagli anni Settanta ad oggi.

Il report

Il report ha evidenziato le drammatiche prospettive dello stato di salute degli ecosistemi naturali, e, contestualmente, ha lanciato un appello urgente ai governi, alle imprese e all’opinione pubblica.

Il documento, formulato dal centro studi del WWF, monitora circa 32mila popolazioni di circa 5mila specie di vertebrati e indica chiaramente come sia attualmente necessario apportare una rivoluzione copernicane al fine di invertire la drammatica perdita di biodiversità.

Il calo evidenziato dal report restituisce un quadro pesantissimo, quasi il settanta per cento della popolazione di vertebrati è diminuito in un cinquantennio a livello globale, mentre solo in Sud America il numero schizza a più del novanta per cento.

Il dato, influenzato pesantemente dalle conseguenze del cambiamento climatico, rappresenta “una doppia emergenza che minaccia il benessere delle generazioni attuali e future”, per dirla con le parole del direttore generale di WWF Italia Marco Lambertini.

Il Living Planet Report è stato presentato oggi presso la sede del CNEL a Roma. Nel corso di un dibattito pubblico moderato da Barbara Gallavotti, divulgatrice scientifica, sono intervenuti il Presidente di WWF Italia Luciano Di Tizio, il Presidente del CNEL Tiziano Treu, il Vicedirettore della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea Elena Grech, la ricercatrice della Zoological Society of London e coautrice del documento Valentina Marconi, il Professore di Zoologia e Biologia della Conservazione all’Università “La Sapienza” Carlo Rondinini, il Presidente di ISPRA Stefano Laporta e il Direttore di Avvenire Marco Tarquinio.