I governi vanno, l’Italia resta. Questo in sintesi il messaggio di Mario Draghi in occasione dell’ultima riunione dell’esecutivo. Giovedì sarà la volta del nuovo parlamento. Camera e Senato si riuniranno per la prima volta dopo le elezioni per dare vita al nuovo governo, che sarà guidato con ogni probabilità da Giorgia Meloni.

Il presidente del Consiglio uscente si è accomiatato dai suoi ministri chiedendo che la transizione verso il nuovo esecutivo sia “ordinata” mentre Sergio Mattarella ha sottolineato come ci sia bisogno di “coesione e senso della comunità” e come l’Italia “non possa perdere la sfida del Pnrr”. “Ne va del nostro ruolo in Europa che deve essere trainante”, ha ammonito il capo dello Stato.

Giorgia Meloni, che si prepara a rivestire il ruolo di premier, non pensa a nulla di meno. La leader di Fratelli d’Italia ha già fatto sapere che il suo sarà un governo di alto profilo, “forte e autorevole” che diventi “modello di ispirazione per gli altri”.

L’obiettivo è ambizioso e per raggiungerlo Meloni chiede ai neoeletti “sobrietà, disciplina, competenza, rispetto delle istituzioni”. Non cose da poco, visto quello a cui ci hanno abituato gli ultimi governi di sinistra, pronti a inseguire chimere piuttosto che a concentrarsi sui problemi concreti della gente.

Crisi energetica, caro bollette, precarietà del lavoro saranno i primi temi con i quali il nuovo esecutivo dovrà confrontarsi. Senza dimenticare la legge di Bilancio 2023, la ripresa della campagna vaccinale contro il Covid e una serie di riforme urgenti che non possono più aspettare come quella fiscale e quella delle pensioni.

Coerenza sarà la parola chiave della leadership Meloni e quindi dei suoi programmi. Che ne dica qualche voce fuori dal coro, un governo di destra che segna una rottura con il passato e detiene una maggioranza forte, rassicura la comunità internazionale e i cittadini italiani. Perché, per dirla alla draghiana maniera, la cosa più importante è l’Italia e fare in modo che essa mantenga un ruolo di primo piano sulla scena europea e mondiale.