Ascesi quaresimale e cammino sinodale coincidono: è questa la traccia indicata da Francesco per vivere la Quaresima 2023. È importante comprendere il valore formativo dei tempi liturgici, come la quaresima, per la proposta spirituale ispirata dalla Parola e per l’orientamento pastorale. Pertanto il messaggio quaresimale, ispirato all’episodio evangelico della Trasfigurazione nella seconda domenica di quaresima, non si sovrappone ma è propedeutico al percorso sinodale.

È un invito a focalizzare la sensibilità del credente sull’ascolto della Parola e dei Fratelli ed a non rifugiarsi in una religiosità costruita su eventi straordinari. La conversione a cui si riferisce Francesco è la trasfigurazione, un’apparizione pasquale anticipata, a compiere scelte che non guardino all’autopreservazione ma all’evangelizzazione. A partire dal valore delle ceneri che ricordano la fragilità umana ma anche la vita rinnovata in Cristo, che animi le strutture ecclesiali in un costante atteggiamento di “uscita”.

Infatti in Gaudete et exultate Papa Francesco sottolinea l’importanza di vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione per santificarci nell’esercizio della nostra fede nel quotidiano. Ci occorre uno spirito di santità che impegni tanto la solitudine quanto il servizio, tanto l’intimità quanto l’impegno evangelizzatore. La Quaresima è scuola di vita quando ci si lascia guidare dalla grazia e come ricorda il profeta Isaia a voler purificare la nostra religiosità non digiunando fra litigi e discussioni, perché il vero digiuno consiste nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire nel vestire chi è nudo, senza trascurare i parenti. Francesco nell’Angelus di domenica scorsa ha affermato che Gesù vince i tre veleni seminati dal maligno: l’attaccamento, la sfiducia e il potere. L’ascolto della Parola incoraggia e sostiene il nostro itinerario quaresimale.