Torna alla carica Ignazio La Russa, ora presidente del Senato, con la sua proposta di una mini naja dalla durata di 40 giorni su base volontaria, annunciata questa mattina a Milano. Il senatore di FdI già nel lontano 2008, quando ricopriva la carica di Ministro della Difesa, aveva avanzato una proposta del genere, prevedendo stage estivi nelle caserme per i giovani tra i 18 e i 25 anni, su base volontaria.

Incentivi per chi partecipa

Con il passare degli anni, la convinzione di La Russa in merito a questo progetto è rimasta intatta, tanto che ne è tornato a parlare oggi, durante l‘alzabandiera in piazza Duomo a Milano per le celebrazioni in ricordo degli Alpini e di tutti i soldati caduti in guerra e in pace per la Patria. “Ho predisposto, ma non lo presenterò io perché come presidente del Senato non posso e lo farà un gruppo di senatori, un disegno di legge per portare a 40 giorni quella che è conosciuta come mini naja volontaria”, ha annunciato. “A fronte di questa partecipazione noi prevediamo una serie di incentivi” ha spiegato, come punti per la maturità o per la laurea e punteggio aggiuntivo per concorsi pubblici. Ma il vero incentivo resta “la volontà di aiutare la propria patria anche con un breve periodo”, ha aggiunto La Russa.

Un servizio per l’Italia

A margine della manifestazione il presidente del Senato ha spiegato che il disegno di legge parte da una legge che è ancora in vigore ma che non è finanziata da molto tempo. Il concetto sarà quello della mini naja, ovvero un periodo di addestramento militare, ma ampliato. “Noi crediamo – ha esplicitato La Russa – che per venire incontro alle richieste arrivate dalle forze armate e soprattutto dagli alpini, sia giusto fare una legge che consenta, volontariamente a chi quindi lo desidera, di passare non tre settimane ma 40 giorni, nelle forze armate”. “Chiunque vuole può, limitatamente ai numeri che verranno fissati ma che noi pensiamo molto ampi, partecipate alla vita militare, nel corpo degli alpini o negli altri corpi per 40 giorni per avere un addestramento”.

Per quanto riguarda l”obbligatorietà del servizio, dice La Russa, “oggi come oggi probabilmente costerebbe in termini di risorse più di quanto è possibile oggi ottenere. Ma è un primo passo. “Se riuscissimo a fare in modo che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se lo vogliono, passare un periodo di 40 giorni a imparare cosa è l’amore per l’Italia e il senso civico avremo fatto un grande servizio all’Italia”, ha concluso il Presidente.