Il fu Principe di Galles ha giurato, diventando ufficialmente Re Carlo III. La cerimonia di proclamazione è stata trasmessa, per la prima volta nella storia della monarchia britannica, in diretta tv mondiale e in streaming e si è tenuta a partire dalle 10.00 ora londinese in una delle residenze reali, St. James Palace.

Carlo III riconosciuto Re dal Privy Council

La cerimonia di proclamazione di Carlo III, come da protocollo, è avvenuta in due fasi. Alle 10.00 in punto (le ore 11 italiane) è arrivata al palazzo di St. James la presidente del Privy Council, organo di consiglieri del sovrano britannico. L’incarico è spettato alla deputata conservatrice Penny Mordaunt, da poco scelta da Liz Truss, che ha raggiunto St. James Palace con circa 200 altri membri del Council. Ha annunciato la morte della regina Elisabetta II, per poi invitare Richard Tilbrook, l’attuale segretario del Privy Council, a leggere a voce alta il testo della proclamazione con il nome del nuovo re, Carlo III.

Il testo letto è stato successivamente firmato da alcune persone tra cui la regina consorte Camilla Parker Bowles, il principe William, la prima ministra Liz Truss e l’arcivescovo di Canterbury. In questa seconda fase della cerimonia è presente il Re Carlo III che ha firmato la dichiarazione (da segnalare un piccolo siparietto in cui il sovrano, al momento della firma, ha fatto spostare tutte le altre penne sulla tavola per problemi di spazio). Carlo III ha poi preso la parola, commemorando ancora una volta l’amata madre, affermando la propria fedeltà alle leggi e esprimendo la speranza di ottenere il sostegno della nazione intera. Il sovrano si è impegnato, inoltre, a preservare la Chiesa di Scozia che rispetto a quella anglicana non ha legami con la monarchia.

Dopo l’accettazione e la firma del testo della proclamazione, un ufficiale dell’Ordine della Giarrettiera, antichissimo ordine britannico risalente al 1415, ha proclamato dal balcone di St. James Palace l’ascesa al trono di Carlo III davanti alla folla radunatasi per l’occasione. La cerimonia solenne si è conclusa con squilli di trombe, spari di cannone a salve sia a Hyde Park che alla Torre di Londra e con l’esecuzione solenne dell’inno God Save the King.

Prima la proclamazione e dopo l’incoronazione

Proclamazione e incoronazione sono due momenti distinti nel percorso di ascesa di un nuovo monarca britannico. Dopo la morte della Regina Elisabetta II il protocollo vuole che automaticamente il trono passi al diretto e unico erede, il Principe Carlo. La proclamazione avvenuta questa mattina a Londra è quindi la semplice dichiarazione formale di questo passaggio della corona da Elisabetta al nuovo Re. L’incoronazione invece è un altro solenne momento la cui data è ancora difficile da definire. Non c’è un tempo esatto entro il quale farla, ma di certo la macchina organizzatrice è già all’opera e ci vorranno mesi (Elisabetta II venne incoronata ufficialmente dopo 16 mesi dalla morte di suo padre Giorgio VI), soprattutto perché verrà rigorosamente rispettato un periodo di lutto. A differenza della proclamazione, l’incoronazione è una cerimonia religiosa. Si terrà all’interno dell’Abbazia di Westminster alla presenza dell’Arcivescovo di Canterbury. L’ultima incoronazione avvenuta, quella di Elisabetta II nel 1953, fu la prima in assoluta ad essere trasmessa in diretta tv grazie alla volontà del consorte Principe Filippo.