Il prezzo del gas e dell’elettricità infiamma la campagna elettorale. Di fronte all’aumento indiscriminato dei prezzi, i leader politici tendono a mettere in secondo piano gli altri argomenti. Si parla di tasse, pensioni, scuola, famiglia ma solo marginalmente ai rincari che pesano sulle tasche dei cittadini e delle imprese. Molte famiglie guardano con apprensione all’autunno che sta per arrivare, le aziende invocano misure di contenimento degli aumenti.
Bonomi: il governo deve intervenire
A chiedere un intervento del governo è stato, tra gli altri, il presidente di Confindustria. “Il governo Draghi può e deve intervenire”, ha dichiarato Carlo Bonomi senza mezzi termini. Ha poi precisato che gli industriali hanno bisogno di interventi quali “un tetto al prezzo del gas che se non viene fatto a livello europeo deve essere fatto a livello nazionale”, poi “sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, sospensione temporanea dei certificati Ets e riservare una quota della produzione dell’energia rinnovabile a costo amministrato alle aziende manifatturiere come fanno in altri Paesi”.
Dopo aver toccato quota 321 euro, il prezzo del gas sceso a 292 euro. Un prezzo comunque troppo elevato per le tasche degli italiani che avranno forti difficoltà a pagare le bollette con gli ulteriori rincari previsti in autunno.
Botta e risposta Calenda-Salvini
Intanto, tra i candidati alle elezioni del 25 settembre si infiamma il dibattito. Carlo Calenda ha proposto di sospendere la campagna elettorale per consentire al governo Draghi di agire contro il caro gas, per “supportare il piano del governo, rigassificatore incluso, e un eventuale scostamento di bilancio”.
Una proposta che diventa l’occasione per un altro acceso botta e risposta con Matteo Salvini. “Calenda probabilmente dice che bisogna sospendere la campagna elettorale perché sa che ha già perso, prima di cominciare”, commenta il leader della Lega, per il quale sul prezzo del gas “è l’Europa che deve muoversi”. L’Italia, però, avverte, “non può aspettare”.
“La risposta di Salvini che io avrei ‘paura di perdere’ è una risposta da adolescente”, replica Calenda al leader leghista. “Non ho chiesto di sospendere le elezioni! Ho chiesto di fermarci un giorno tutti quanti, per aiutare il governo Draghi a prendere provvedimenti”.
Tra un battibecco e l’altro, il problema resta e a pagarne le spese saranno gli italiani, per i quali già si affaccia lo spauracchio del razionamento e delle bollette astronomiche che minacciano di mettere in ginocchio famiglie e imprese.