L’amministratore delegato della casa farmaceutica Pfizer Albert Bourla ha declinato l’invito a presentarsi al Parlamento Europeo per discutere sulle modalità di conclusione dei contratti per gli approvvigionamenti di vaccini con l’Unione Europea. Come motivazione, il dirigente ha sostenuto che non ci fossero sostanziali novità rispetto all’intervento che due mesi fa era stato fatto, sempre al Parlamento Europeo, da Janine Small, presidente dei mercati internazionali della compagnia.

Invito declinato

L’invito a comparire di fronte al Parlamento Europeo era stato inoltrato dalla Commissione speciale sul Covid-19, istituita per verificare la correttezza delle procedure contrattuali e di accreditamento dei vaccini con le grandi case farmaceutice, Pfizer-BioNTech in testa.

L’oggetto dell’indagine della Commissione speciale Ue sarebbero proprio gli acquisti dei vaccini anti-Covid per una somma pari a circa settanta miliardi di euro, equivalente a quasi cinque miliardi di dosi (per rendere l’idea, circa dieci per ciascun cittadino europeo).

La somma sarebbe stata negoziata proprio tra il numero uno di Pfizer e la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, che in ottobre rigettò la richiesta comunitaria di mettere alla luce gli sms scambiati con l’amministratore delegato della compagnia.

Sospetto che portò la Commissione speciale a verificare la sussistenza o meno di una violazione della procedura di trasparenza per i contratti Ue.

Il fatto che l’amministratore delegato della compagnia Bourla sia sia rifiutato di comparire di fronte all’organismo di controllo non è sicuramente un caso, e segue ad un altro mancato incontro, dopo che al Parlamento Europeo si presentò, al posto del Ceo, la presidente dei mercati internazionali della compagnia Janine Small.

Nonostante l’appuntamento sembra essere, per il momento, solo rinviato, la presidente della Commissione Speciale Kathleen Van Brempt ha dichiarato che “il Parlamento Europeo ha il diritto di ottenere piena trasparenza sui contratti. Il fallimento della Commissione Ue e di Pfizer nel dare risposte mostra un disinteresse per il ruolo del PE e getta un’ombra inutile sul successo della strategia europea sui vaccini”.

A tali dichiarazioni ha risposto immediatamente lo stesso Bourla, che ha dichiarato: “Rispetto all’audizione di ottobre non abbiamo ulteriori informazioni da condividere, quindi declino rispettosamente l’invito. Poche settimane fa, la nostra presidente per i mercati internazionali, Janine Small, ha già testimoniato davanti alla vostra commissione”.