Aperti questa mattina i lavori del G7 Salute a Berlino, appuntamento nel quale si riuniscono i ministri della sanità di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Sul tavolo dei lavori, a cui partecipa il ministro Roberto Speranza, la priorità rimane sempre la questione Covid-19, tema discusso ampiamente anche nei precedenti meeting, organizzati nel corso dei mesi più intensi e preoccupanti della pandemia.

Il G7 sarà l’occasione per i ministri della salute delle sette nazioni per confrontarsi faccia a faccia sulla diffusione del coronavirus, sulle norme applicate finora per il contenimento della malattia e sulle soluzioni future per rendere i sistemi sanitari più efficienti. Il summit si è reso necessario poiché non si riscontra un allineamento comune tra gli Stati per quanto riguarda le misure da applicare in questa nuova fase pandemica. L’allentamento delle restrizioni adottate dai Paesi non procede, infatti, alla stessa velocità per tutti e uno dei terreni di possibile scontro è la questione relativa all’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici. In Germania, Paese ospitante del G7, per esempio, resta l’obbligo di indossarle su aerei, treni a lunga percorrenza e trasporto pubblico fino al 23 settembre. In Italia, al contrario, le tempistiche sono molto più ridotte poiché l’obbligo sui mezzi di trasporto è previsto fino al 15 giugno. Questa discordanza rappresenterà un ostacolo se le intenzioni dei governi sono quelle di favorire quanto più possibile la ripresa del turismo a livello globale.

Nel primo incontro di questa mattina, durato due ore, i partecipanti si sono focalizzati sulla preparazione pandemica e la campagna vaccinale in via di sviluppo. Il ministro della Salute Speranza, nel suo intervento, ha sottolineato che “la campagna di vaccinazione a livello globale ci ha fatto aprire una stagione diversa. Dobbiamo continuare a sostenere i Paesi più fragili, perché dalla pandemia si esce solo tutti insieme”. Nella sessione pomeridiana invece si parlerà del futuro della sanità dopo la lotta al Covid-19. Nel corso del summit i ministri  sono impegnati anche in una sessione congiunta con i colleghi dello Sviluppo in cui ci si occuperà principalmente di crisi alimentare, dell’emergenza climatica e della ricostruzione dopo la guerra in Ucraina.