La vittoria nel momento più buio. L’Ucraina ha trionfato all’Eurovision Song Contest 2022. La Kalush Orchestra, favorita dai bookmakers, ha ribaltato la classifica provvisoria data dai voti delle giurie di qualità e stravince nel televoto. Dei 631 voti che hanno permesso la schiacciante vittoria davanti a Regno Unito e Spagna – anche loro super favoriti alla vigilia insieme alla Svezia-, ben 439 provengono dal pubblico da casa. “Stefania” è il brano rap folk portato in gara dalla band, una canzone che non parla direttamente della guerra, ma è una lettera d’amore alla madre del frontman del gruppo Oleh Psjuk diventata ora un inno per la madrepatria. L’appello pre-gara del presidente Zelensky ha sortito l’effetto sperato e il pubblico internazionale ha votato compatto per incoronare la band ucraina. Non c’è stata gara, invece, per i beniamini di casa, Mahmood e Blanco, che hanno concluso la kermesse al sesto posto.

Zelensky: “Nel 2023 Eurovision a Mariupol”

Dopo le edizioni del 2005 e 2017, il prossimo anno l’Eurovision tornerà in Ucraina in un paese profondamente cambiato. Tanti ora si chiedono come verrà organizzata la rassegna musicale data la guerra in corso. Subito dopo la vittoria è tornato a parlare sui social il presidente Zelensky, promettendo che l’Ucraina, in particolare Mariupol, ospiterà la kermesse nel 2023. “Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa! Per la terza volta nella sua storia. E credo non per l’ultima volta”, ha scritto in un post su Instagram. “Faremo di tutto per accogliere i partecipanti e gli ospiti dell’Eurovision a Mariupol. Libera, tranquilla, restaurata! Grazie per la vittoria della Kalush Orchestra e a tutti quelli che ci hanno votato”. Le congratulazioni per la vittoria della Kalush Orchestra arrivano anche dai vertici dell’UE, con la presidente Roberta Metsola che twitta: “Il prossimo anno a Kiev, in un’Ucraina libera. Io sarò lì. Slavi Ukraini!”.

Una finale da record

Ma la finale di ieri non ha visto protagonista solo la band che, come per i Maneskin, ha affrontato attimi di suspance per una possibile squalifica a causa dell’appello di sostegno al popolo ucraino, giudicato alla fine come messaggio umanitario, non politico. L’Italia si porta a casa un’edizione dai numeri incredibili che incorona il fantastico lavoro fatto dall’organizzazione dell’evento e dalla città di Torino. La finale condotta dal trio Cattelan-Pausini-Mika ha conquistato il 42% di share con 6,6 milioni di telespettatori. La serata è stata gestita nel migliore modo dai conduttori, anche quando Laura Pausini si è dovuta assentare per un calo di pressione. Momento clou della finale l’esibizione dei Maneskin, vincitori uscenti della rassegna, e dell’intramontabile Gigliola Cinguetti.