Oggi è una giornata particolarmente viva sul fronte della campagna elettorale, che entra sempre più nel vivo. Berlusconi si autocandida in Senato mentre sembra sempre più vicino l’accordo tra Carlo Calenda e Mattero Renzi.

In previsione delle elezioni del 25 settembre la composizione delle forze, nonostante sia in fase di assestamento, si stabilizza in modo progressivo. Nonostante gran parte degli italiani siano in vacanza, la politica si muove tra dichiarazioni, sondaggi, voci e alleanze.

Calenda sempre più vicino a Renzi

La notizia più rilevante del giorno è senza dubbio quella che vede il leader di Azione Carlo Calenda e quello di Italia Viva Matteo Renzi aver (quasi) raggiunto un accordo per correre insieme alle elezioni.  Nonostante i due leader non si siano ancora visti e non abbiano ancora fissato un incontro definitivo, sembra che i rispettivi collaboratori stiano lavorando costantemente per mettere in comunicazione i due partiti. “Ci siamo visti gli scorsi giorni, ora stanno andando avanti gli staff a lavorare ma ci sentiamo. Sulle questioni di fondo però l’accordo è raggiunto e ora si discute su altre cose rilevanti”, ha dichiarato Calenda stamattina durante un intervento televisivo.

Berlusconi pensa al Senato

Sul fronte della coalizione di centro-destra, il fondatore e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha comunicato oggi la sua intenzione di volersi candidare al Senato. “Penso che mi candiderò al Senato, così faremo tutti contenti, dopo aver ricevuto pressioni da tanti, anche fuori da Forza Italia”, ha dichiarato in un’intervista radiofonica questa mattina. Nel frattempo parte anche l’endorsement di Berlusconi a Giorgia Meloni come futura premier nel caso in cui FdI prenda più voti di Lega e Forza Italia: “Giorgia Meloni è assolutamente idonea per fare il premier nel futuro governo”.

Di Battista spara a zero su Grillo

L’altra notizia rilevante è quella che vede l’ex pasionario e membro di punta del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista comunicare, abbastanza stizzito, la sua assenza dalle liste elettorali del partito per la prossima legislatura. La decisione sarebbe subordinata al manifestarsi di malumori all’interno del Movimento per una sua possibile ricandidatura. “Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche. Ho compreso che ci sono tante componenti dell’attuale M5s che non mi vogliono, da Grillo passando per Fico”, ha dichiarato Di Battista in un video postato sui social. L’ex parlamentare ha anche definito il fondatore del M5S un “padre padrone”.

Enrico Letta candida Cottarelli

Per quanto riguarda il Partito Democratico, Letta sembra essere in piena crisi. La sua strategia di costruire un’alleanza di ampio respiro per contrastare la coalizione di centro-destra sembra naufragare ogni giorno di più e questo andamento viene confermato anche dalle recenti dichiarazioni del leader del Movimento 5 Stelle  Giuseppe Conte: “Il Pd ha schiaffeggiato gli elettori” ha detto l’ex alleato del Pd sottolineando che il suo partito si presenterà autonomamente alle elezioni di settembre.

Nel frattempo però il Partito Democratico, durante la conferenza odierna con Più Europa, ha annunciato la candidatura di Carlo Cottarelli. “Sarà una delle principali punte di diamante della campagna elettorale. Cottarelli sarà candidato nel nord, sia nell’uninominale sia nel proporzionale, abbiamo intenzione che la sua candidatura sia visibile, forte e importante”, ha sentenziato Enrico Letta. Gli altri alleati del Pd, Sinistra Italiana e i Verdi, hanno invece comunicato le candidature di Ilaria Cucchi e del sindacalista Aboubakar Soumahoro.