Sinistra Italiana ha deciso di aprirsi alla coalizione di centrosinistra guidata dal Pd di Enrico Letta ma ad una condizione: l’alleanza va allargata anche al Movimento 5 Stelle. Previsto in giornata un nuovo vertice Letta-Fratoianni-Bonelli.

Sinistra Italiana nella coalizione di centrosinistra

Dopo la nascita dell’alleanza Pd, Azione e +Europa, Enrico Letta aveva dovuto affrontare subito le prime problematiche legate al rifiuto di Sinistra Italiana e dei Verdi di unirsi alla coalizione appena nata. Fratoianni e Bonelli sembravano irremovibili nella loro decisione, soprattutto perché non condividevano né l’accordo con Carlo Calenda né l’intenzione di dare seguito all’agenda Draghi in caso di vittoria. La situazione, però, ora sembra cambiata e Letta può tornare a sorridere (ma non troppo).

L’Assemblea nazionale di Sinistra italiana, riunitasi questa mattina ha appena diffuso una nota in cui si comunica che è stato dato mandato al segretario nazionale e alla segreteria “di verificare la possibilità di stringere un accordo con il Partito democratico sui collegi uninominali, tale da contrastare con la massima efficacia possibile la forza elettorale della coalizione di destra; di lavorare perché tale accordo sia esteso anche al Movimento Cinque Stelle, e porti alla candidatura di importanti personalità del mondo del lavoro, della cultura, dell’associazionismo e dei movimenti democratici, progressisti ed ecologisti; di confermare l’alleanza con Europa Verde-Verdi e di concludere con la massima celerità i passaggi necessari a trasformarla in una lista elettorale comune; di garantire in questo contesto alla lista e al nostro partito totale autonomia in termini di programma, lista e prospettiva politica”.

Le richieste di Sinistra Italiana

Durante l’Assemblea è stato anche chiarito che, se Letta vuole Sinistra Italiana e i Verdi nella coalizione di centrosinistra, dovrà inevitabilmente ascoltare le loro richieste in merito al programma da presentare. Inevitabilmente ci sono anche tematiche che i due partiti condividono con il Movimento 5 Stelle.

La proposta programmatica parte dalla difesa e attuazione della Costituzione attraverso cui si mette al centro la lotta per la giustizia sociale ed ambientale focalizzandosi sulla lotta ai cambiamenti climatici, sul contrasto all’energia fossile a vantaggio di quella rinnovabile. In relazione al lavoro, l’Assemblea chiede di puntare un faro sulla dignità, stabilità e giusta remunerazione del lavoro, rilanciando il ruolo economico dello Stato, l’estensione del welfare, compreso il reddito di cittadinanza. SI chiede che vengano fatti investimenti nella scuola, nella sanità e nei trasporti pubblici e gratuiti; che venga dato il giusto risalo ai diritti civili, con il riconoscimento di pieni diritti per le persone lgbtqia+ e il rilancio di una proposta di legge che garantisca l’uguaglianza e la pari dignità familiare. Nelle richieste da presentare alla coalizione di centrosinistra c’è anche la legalizzazione di cannabis e eutanasia, la promozione dell’uguaglianza di genere, l’impegno per la pace, il disarmo e il taglio della spesa militare.