È noto che il nostro Paese soffre di un alto tasso di denatalità, e tutti i partiti ne sono al corrente. Ogni gruppo politico vede la perdita demografica come una delle maggiori sfide per il futuro dell’Italia. Tuttavia, data l’eterogeneità dei programmi, le forze politiche sono divise quando si tratta delle modalità con cui vogliono affrontare il problema, offrendo soluzioni diverse.
I programmi
In Italia ci sono attualmente cinque anziani per ogni giovane, rispetto a un rapporto di uno a uno di cinquant’anni fa. La questione ha un peso economico potenzialmente devastante, nella misura in cui a bassi tassi demografici si associa necessariamente un calo di produttività e quindi di ricchezza e welfare generale. Secondo le ultime previsioni demografico/statistiche condotte dall’Istat, il calo della popolazione è in grado di far regredire il nostro Prodotto Interno Lordo di oltre un terzo della sua attuale capitalizzazione. Dati questi numeri, è evidente che i partiti politici che si apprestano a confrontarsi nella tornata elettorale di fine mese, dovranno elaborare delle strategie concrete al fine di contrastare efficacemente il problema.
CENTRO DESTRA
Nella programma elettorale della coalizione di Centro Destra, per incrementare i tassi di natalità, si fanno ampi riferimenti all”abbassamento del carico fiscale su famiglie, aziende e lavoratori autonomi, manifestando parallelamente la volontà di adeguare il sistema di spesa pubblica italiana per il sostegno delle famiglie alla media europea. Inoltre, si fa riferimento alla possibilità di rendere le iscrizioni agli asili nido gratuite, incentivando anche la possibilità di accendere mutui a tassazione agevolata da parte delle giovani coppie.
TERZO POLO
Il programma elettorale del Terzo Polo propone, da un lato, di rafforzare l’assegno unico e universale con un aumento della sovrattassa in caso di secondo percettore e, sul fronte della famiglia, una maggiore assistenza all’istruzione dei figli attraverso un’indennità per il rimborso delle spese scolastiche sia per i ragazzi normodotati che con disabilità. Inoltre, il terzo polo propone di creare un’indennità di rimborso per le spese sostenute per i servizi per la cura dei bambini piccoli, genitori, anziani o persone affette da disabilità, nonché di rendere gratuito l’asilo nido per le famiglie con un reddito annuale inferiore ai 25mila euro.
MOVIMENTO 5 STELLE
Il Movimento 5 Stelle propone un programma non molto strutturato in tema di politiche per la famiglia. Come primo punto programmatico viene previsto che le madri lavoratrici dovrebbero poter andare in pensione presto, consentendole di lasciare prima il lavoro grazie a un bonus accumulato per ogni figlio a carico del nucleo familiare. È necessario sottolineare il fatto che nel documento fornito dal partito non c’è evidenza di un effettivo sostegno ai neogenitori oltre alla perequazione dei tempi di congedo di paternità e maternità.
PARTITO DEMOCRATICO
Il punto programmatico principale proposto dal Partito Democratico limitatamente al discorso famiglie è l’impegno a aumentare lo stipendio unico e universale per i figli a carico, rafforzando le disposizioni in materia di clausole di salvaguardia, in particolare per le persone con disabilità e le famiglie con figli portatori di handicap. Si fa anche riferimento alla volontà di rivalutare l’importanza della prima casa nella valutazione del reddito annuale percepito, utilizzando il totale per la determinazione dell’assegno unico. Inoltre, il Pd prevede, nel suo testo, di consentire ai giovani sotto i trentacinque anni di età di essere agevolati sia per quanto riguarda la ricerca di un posto di lavoro a tempo indeterminato, sia per affittare alloggi.