Saper dare risposte sulla transizione tecnologica e digitale è, oggi più che mai, una delle priorità per la politica italiana. Evolversi da questo punto di vista significa infatti essere in linea con la tendenza fondamentale del mondo e dell’economia contemporanea, che fa dell’interconnessione delle informazioni il perno del suo operare. Cloud, IoT, big data, blockchain, machine learning: sono queste alcune delle parole che il lessico contemporaneo parla. Non comprenderne i significati farà la differenza tra il sopravvivere o il perire.
I programmi
Tutti i programmi elettorali parlano di tematiche afferenti al mondo del digitale, dalle possibili applicazioni istituzionali alla tutela della privacy e al diritto d’autore. Il problema, e questa è una caratteristica comune a tutti i partiti politici, è che tali tematiche sono trattate in modo generico, strutturalmente superficiale e spesso orientato esclusivamente al ritorno elettorale.
CENTRO DESTRA
La coalizione di Centro Destra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega) ha pubblicato un programma elettorale sulla digitalizzazione e le nuove tecnologie molto breve e tutto orientato al raggiungimento di obiettivi funzionali ad attrarre l’elettorato. Per tale ragione, si riscontra un trattamento dell’argomento eccessivamente superficiale, e che non scende mai in livelli di dettaglio appropriati. Del tutto assenti risultano essere i riferimento alla tutela dei diritti degli utenti web e alla tutela dei diritti umani in ambito digitale.
TERZO POLO
Il programma del Terzo Polo, coalizione politica formata da Azione e Italia Viva, concepisce le tematiche incentrate sul digitale come uno strumento fondamentale per l’integrazione, lo sviluppo e il controllo del tessuto imprenditoriale italiano. Non è infatti un caso che da questo punto di vista anche qui, similmente come il programma precedente, siano del tutto assenti i riferimenti ai diritti dei cittadini e alla tutela della loro privacy. Nessuna parola anche in riferimento al trattamento e alla tassazione dei colossi tecnologici americani e cinesi operanti sul suolo nazionale.
MOVIMENTO 5 STELLE
Più strutturato il programma del Movimento 5 Stelle, che del digitale ha fatto sempre un suo cavallo di battaglia. Nel testo si fa ampio riferimento al concetto di dato, prima che su quello di sviluppo tecnologico. Le informazioni digitali, infatti, sono utili sì per agevolare la conoscenza dei soggetti fruenti, ma sono anche un formidabile strumento di controllo. Ecco perché l’attenzione del partito è tutta focalizzata sulle conseguenze del trattamento dei dati, dalla tutela della privacy al controllo legislativo del flusso delle informazioni.
PARTITO DEMOCRATICO
Il programma del Partito Democratico è ben più strutturato dal punto di vista formale rispetto a quello degli altri candidati. Il testo è orientato fortemente ai risvolti pratici della digitalizzazione, dando tuttavia anche largo spazio alla tutela dei diritti dei soggetti che usufruiscono della rete e delle sue potenzialità. Accenni anche alla volontà di tassare adeguatamente i colossi tecnologici internazionali, ma tale sezione appare di taglio del tutto generalista.