(Adnkronos) – Il 2022 ha consolidato il percorso di crescita intrapreso dalla Denominazione d’Origine delle Venezie. Lo testimonia il Consorzio di Tutela che ha visto crescere la percezione qualitativa della Denominazione sempre più forte soprattutto sui mercati internazionali. Il 2021 aveva segnato un vero e proprio record per la DOC delle Venezie con ben 1,84 milioni di hl imbottigliati. Il 2022 ha visto la contrazione dei volumi di vino imbottigliato del 12%, un dato che però resta ancora in linea con quelli registrati nell’ultimo quinquennio e che non inficia la crescita della DOC delle Venezie che a livello valoriale ha visto una crescita del +10% (dati delle Camere di Commercio). Un trend positivo iniziato nel 2020 e coadiuvato dall’azione del Consorzio di Tutela che da sempre promuove misure di gestione del potenziale produttivo del Pinot grigio del Triveneto – blocco degli impianti e stoccaggio amministrativo -, in un quadro di sempre più ampia sinergia con le altre Denominazioni del Sistema Pinot grigio del Triveneto. 
“Gli occhi sono puntati su di noi, sul Nordest italiano. È da qui che proviene l’85% del Pinot grigio prodotto nel Belpaese. Stiamo aumentando l’impegno per fidelizzare sempre più il mercato domestico, certi che possa replicare lo straordinario successo conseguito all’estero dalla DOC Delle Venezie – dichiara Albino Armani, Presidente del Consorzio di Tutela -, Rappresentiamo la tipicità di uno stile, quello del ‘Pinot Grigio italiano’, che ha conquistato il consumatore di tutto il mondo e che grazie ai valori intrinseci di cultura e territorio d’origine, alle sue caratteristiche di freschezza e versatilità nonché al lavoro del Consorzio, fornisce garanzie sull’origine, sull’intera filiera produttiva e sull’elevata qualità della materia prima e della sua trasformazione. Questo è il grande valore aggiunto della nostra DOC”.
 Il Consorzio DOC delle Venezie guarda adesso al 2023, pianificando le nuove strategie da mettere in campo per consolidare la presenza sui mercati esteri e, soprattutto, rafforzare il posizionamente sul mercato domestico, che ad oggi assorbe circa il 5% del consumo totale. Adnkronos – Vendemmie
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