Il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare oggi il DL Aiuti Bis. La misura prevede interventi per più di 14 miliardi di euro a sostegno dell’economia reale italiana, al momento alle prese con inflazione e rincari al prezzo dell’energia.

Il decreto

Il Decreto Aiuti Bis sarà discusso oggi pomeriggio e dovrebbe essere approvato in via definitiva dopo che ieri a Palazzo Chigi era stata fatta circolare una versione preliminare.

Quello che si sa è che il testo dovrebbe prevedere più di quaranta articoli i quali toccheranno differenti temi per sostenere l’economia italiana in questa fase critica, caratterizzata soprattutto da un aumento del costo generale della vita. Qualora fosse approvato, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla fine della settimana.

Tra i diversi interventi previsti ci sarebbero il raddoppio della soglia esentasse dei benefit aziendali, il decremento dell’1% alle imposte sul lavoro per i redditi inferiori ai 35 mila euro, un aiuto di 200 euro per sostenere il lavoro precario, la proroga sugli sconti di accise e bollette, il raddoppio del bonus per il sostegno psicologico e per i trasporti e la rivalutazione del 2% delle pensioni. Inoltre, è anche previsto un rifinanziamento per aumentare il fondo per il bonus anti-inflazione dei lavoratori autonomi.

Le critiche

Il governo si è incontrato ieri con i rappresentanti dei sindacati ai quali è stata sottoposta una bozza del Decreto, ma alcune misure presenti non sono state considerate adeguate dai segretari di Cgil e Uil.

Landini ha affermato che la manovra “sul piano quantitativo è del tutto insufficiente. Un miliardo ai lavoratori e 1,5 miliardi ai pensionati su 14,3 miliardi di manovra. Stiamo parlando di cifre assolutamente insufficienti ad affrontare il problema”, mentre Pierpaolo Bombardieri ha detto che “l’incontro non è andato bene. Per quello che ci riguarda l’intervento sul cuneo e sulle pensioni previsto nel dl Aiuti bis è poco più di un’elemosina”.

La sottosegretaria al Ministero per l’Economia Cecilia Guerra ha risposto alle critiche dicendo che “una riflessione è in corso, perché alcune delle obiezioni dei sindacati sono fondate, ma la coperta è abbastanza stretta”.