L’UE sta studiando le misure da adottare per contenere i prezzi del gas, schizzati alle stelle sui mercati europei. Le conseguenze inflative sui bilanci dei Paesi dell’Unione ha costretto le diverse amministrazioni a incontrarsi oggi in Danimarca per discutere sull’indipendenza energetica dalla Russia. Al meeting sarà presente anche la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen.

Le proposte

Le proposte che si stanno delineando per contenere l’aumento del prezzo del gas si orientano su due strategie diverse. Da una parte, si sta pensando a imporre un tetto temporaneo (price cap) al prezzo del gas importato dalla Russia e utilizzato per la produzione di energia elettrica, dall’altro si è ipotizzato di intervenire separando il prezzo del gas da quello dell’energia elettrica sui mercati all’ingrosso (decoupling).

Tali iniziative sono state comunicate in via informale dal Vice Cancelliere e Ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ai Ministeri dell’Energia dei differenti Paesi europei, compreso il nostro Roberto Cingolani, che riunitosi ieri a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e con il ministro dell’Economia Daniele Franco, sembra abbia reagito con entusiasmo alla notizia. 

Appena la proposta sarà formalizzata in modo chiaro soprattutto dal punto di vista legale, la palla passerà alle differenti amministrazioni in seno ai Paesi dell’Unione, che si confronteranno prima in una riunione tra ambasciatori (Coreper) il 7 settembre e infine nel Consiglio dei Ministri dell’Energia il 9. Oggi invece è previsto un meeting internazionale a Copenhagen a cui sarà presente la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen. 

Intervenuta ieri al Forum di Bled, la Von der Leyen aveva dichiarato che “dobbiamo fare una riforma strutturale di ampia portata del mercato dell’elettricità. Questo all’inizio del prossimo anno. Abbiamo bisogno di uno strumento di emergenza che agisca più rapidamente. Stiamo parlando di settimane.”