Questa sera, nella National Arena di Tirana, Roma e Feyenoord si contenderanno il titolo della Conference League. La vincitrice sarà la prima a mettere la propria targhetta nell’albo d’oro della competizione. Come prevedibile già molti gli scontri e gli arresti, con le due tifoserie che di certo non avevano un passato promettente.

Le statistiche

Dopo 7 anni dal loro ultimo incontro europeo tornano a sfidarsi in quella che è una finale da molti snobbata. Nella stagione 2014/2015 la Roma eliminò il Feyenoord con una vittoria per 2-1 all’Olimpico nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League (l’andata terminò 1-1). Statistiche alla mano si sono presentate in finale le due migliori squadre: gli olandesi non hanno ancora perso, 8 vittorie e 4 pareggi, mentre i giallorossi hanno perso solo due volte contro la stessa squadra, il Bodo Glimt. Sono le due squadre che più tirano nei primi 30 minuti e che segnano in quel frangente di gara. La Roma è la squadra che ha segnato più di tutti su calcio d’angolo con ben 6 gol all’attivo e che possa essere questa l’arma vincente per la partita di Tirana. In quanto a trofei europei il Feyenoord è avanti vantando una Coppa dei Campioni e due Coppe Uefa, la Roma ha nel palmares una Coppa delle Fiere. Mourinho potrebbe alzare il 26esimo trofeo della sua carriera da allenatore e potrebbe fare il Triplete delle competizioni europee, avendo già vinto la Champions in due occasioni e l’Europa League

ll trofeo mancante

Sono passati esattamente 14 anni che la Roma non alza un trofeo, in ambito internazionale sono 61. La tifoseria non aspettava altro che di tornare a giocarsi qualcosa e far ripartire una piazza che per troppo tempo ha visto promesse mai mantenute. Era il 2008 quando i giallorossi, che in quegli anni erano gli unici rivali di Inter e Milan a livello nazionale, vincevano la nona Coppa Italia. Da lì tanti rimpianti e delusioni. Con l’arrivo di Mourinho è arrivato un segnale chiaro, un progetto che riporti la Roma a lottare per entrare in Champions e giocarsi i trofei. La Conference che molti hanno snobbato ma che rimane un trofeo europeo, minore ma pur sempre un trofeo e da li forse il calcio italiano potrebbe ripartire.

Il solito tifo non tifo

Nota dolente come ormai siamo abituati a sentire spesso è il tifo. 60 persone sono state portate in commissariato, la maggior parte tifosi romanisti, nella giornata di martedì dopo gli scontri avvenuti nella capitale albanese. Il bilancio dei feriti e di 30 persone tra agenti italiani olandesi e albanesi, per fortuna tutti dimessi. Molte delle persone fermate invece sono state fatte rimpatriare in Italia e in Olanda con traghetto e aereo. La polizia di Tirana rinnovando l’appello ai tifosi che già sono o stanno arrivando in città a “evitare violenze che non hanno alcun legame con lo sport” ha chiuso il centro della città al traffico privato. E’ stata proclamata la festività cittadina, chiusi tutti gli uffici pubblici così da creare una grande area pedonale fino allo stadio, con controlli a tappeto. Augurandoci di poter parlare più di quello che succederà nel rettangolo di gioco rispetto a queste scene che da troppo tempo oscurano il calcio giocato.