Una nota congiunta del Quirinale e dell’Eliseo ha reso noto che il Presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella e quello francese Emmanuel Macron si sono sentiti telefonicamente per distendere gli animi dopo la crisi diplomatica seguente alla decisione dell’Italia di non far sbarcare tutti i migranti a bordo della nave Ocean Viking, approdata successivamente a Tolone.
I comunicati
I due comunicati hanno reso noto che nel corso del colloquio telefonico intercorso, le due più alte cariche di Francia e Italia hanno dialogato sulla necessità di ristabilire una comunicazione collaborativa tra le due nazioni, condividendo contestualmente la necessità che questa si estenda anche ad ogni altro settore di interesse sia in ambito bilaterale che europeo.
Il fatto che il Presidente della Repubblica Mattarella abbia sentito la necessità di intervenire nella questione che ha infiammato le relazioni istituzionali tra i due Paesi vicini denota quanto fosse importante agire subito per disinnescare qualsiasi sviluppo negativo futuro.
Infatti la polemica era scattata immediatamente ed è durata fino alla giornata di ieri, quando il portavoce dell’Eliseo Olivier Veran aveva nuovamente accusato l’Italia di non essere stata ligia agli accordi presi riguardo le politiche di accoglienza congiunte. Critiche che Palazzo Chigi aveva rimandato al mittente, accusando viceversa la Francia di non perseguire un’azione limpida.
Inoltre, il tempismo della telefonata è anche giustificato dal fatto che oggi a Bruxelles è previsto un vertice tra i ministri degli Esteri dei Paesi dell’Unione Europea, e presentarsi con una crisi diplomatica in corso avrebbe potuto nuocere potenzialmente ad entrambe le parti in causa.
La situazione francese
La dura risposta francese alla decisione di non fare sbarcare l’imbarcazione Ocean Viking in Italia, ma a Tolone è anche giustificata da ragioni politiche interne al Parlamento francese.
Emmanuel Macron è infatti in estrema difficoltà da questo punto di vista, avendo sì vinto le elezioni presidenziali dell’anno scorso, ma perdendo sostanzialmente l’appoggio dell’Assemblea Nazionale e del Senato.
Incalzato su due fronti opposti, rappresentati da Le Pen e Melenchon, il Presidente francese si trova ingabbiato in una morsa ideologica da cui era possibile uscire esclusivamente mostrando un atteggiamento intransigente a seguito della percepita provocazione.