Il Real Madrid supera 1-0 il Liverpool e conquista la sua 14esima Champions League. Carlo Ancelotti diventa l’allenatore più vincente della competizione con ben 4 trofei vinti. Serata magica per il Madrid, meno per gli inglesi che oltre alla sconfitta hanno visto i propri tifosi entrare tardi causa un’organizzazione totalmente da rivedere.

La partita

E’ il Liverpool che fa la partita, infatti durante il primo tempo e anche a fine partita l’MVP sarà il portiere dei blancos Courtois. Messo alla prova in varie situazioni, non tutte complicate, risponde sempre presente e con una sicurezza da chi sa di essere in una delle sue migliori annate. Liverpool che prova a schiacciare gli avversari che, seppur in difficoltà nel creare occasioni da goal, tengono molto la palla per far correre gli avversari a vuoto. Il primo tempo si conclude con ritmi non molto elevati, con un goal annullato al Real Madrid dopo due minuti di Var review e con Courtois che con un super intervento, aiutato dal palo, nega il gol a Manè. La ripresa parte con lo stesso schema del primo ma con un Real che prova con più decisione a ripartire. Minuto 58, ripartenza blancos, assist al bacio di Valverde per Vinicious Jr. che porta in vantaggio gli spagnoli. Da qui in poi sarà un duello tra Salah e Courtois, vinto dal portiere belga, e uno spreco dopo l’altro di potenziali occasioni da gol del Real Madrid.

Il Real di Re Carlo

Sono 14 le Champions vinte dal Real Madrid, 7 conquistate dal 2000 in poi. La squadra più titolata del mondo è tornata a dettare legge in campo europeo con l’allenatore più vincente della competizione. Ancelotti che aveva fatto vincere la famosa “decima” nel 2014 e avviato un ciclo di vittorie mai visto prima, torna e riporta i blancos sul tetto d’Europa. Sesta Champions, considerando le due da calciatore, e titolo di Re Carlo che mai come ora calza a pennello. Stagione in cui i blancos hanno anche stravinto il campionato e dove spicca il nome di Karim Benzema. Stagione mostruosa la sua, 44 gol e 15 assist in 46 partite e Pallone d’Oro che per forza di cose vede il suo nome come favorito. Re Carlo ha saputo riportare la consapevolezza in una squadra che veniva da due anni non facili. Un mercato a detta di molti sbagliato, giovani non pronti per la camiseta blanca e giocatori troppo avanti con l’età da sostituire. Ancelotti ha preso tutto quello di buono che invece era stato fatto e ha guidato la sua squadra ad un’annata che a settembre nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare. La fiducia nel centrocampo storico con Kross, Modric e Caseimiro con l’aggiunta di Ceballos, di cui Ancelotti ha voluto fortemente il ritorno, e del giovane Camavinga, lanciato più volte nella mischia in occasioni importanti. La difesa rivisitata con una coppia di centrali anomala, Alaba e Militao, e di esterni di spinta ma che, sopratutto con Carvajal, curano la parte difensiva. L’attacco che ha visto esplodere definitivamente Vinicious, con Benzema nella sua miglior stagione di sempre e con altri giovani subentranti che hanno fatto la differenza, vedi Valverde e Rodrigo. Un mix di esperienza e freschezza da cui forse il calcio italiano dovrebbe prendere esempio e non fossilizzarsi sui soli giovani che da soli non possono andare molto lontano.

Il capitolo organizzazione

La prima finale che inizia in ritardo, esattamente alle 21:37 perchè i tifosi del Liverpool hanno trovato difficoltà nell’entrare allo stadio. Prima che iniziasse l’esibizione pre match la curva del Madrid era al completo mentre quella dei Reds si presentava a macchie di Leopardo. Conseguenza di un’organizzazione della fan zone del Liverpool totalmente sbagliata e che ha portato a disordini dove è dovuta intervenire la polizia. Il problema è sorto dalla zona adibita ad accogliere i fan del Liverpool prima della partita che, seppur isolata e controllata, era troppo distante dallo stadio. I tifosi dovevano fare un doppio cambio di metro per arrivare in loco. Questo ha creato dei disagi e una coda che ha fatto innervosire molti e che per colpa di qualche sprovveduto ha visto la polizia usare i gas lacrimogeni, risultato degli “scontri” più di 100 feriti. Tante persone si sono intrufolate senza biglietto e altrettanti possessori del ticket non hanno potuto assistere o sono entrati a primo tempo quasi finito. Nella finale di Madrid tra Liverpool e Tottenham con gli stessi tifosi, vengono incriminati, l’organizzazione di corridoi per le due tifoserie vicino allo stadio fece filare tutto liscio.  Le istituzioni francesi hanno cercato di giustificare la pessima organizzazione con la solita retorica della troppa birra e dei tifosi furbetti ma forse dovrebbero fare mea culpa per un’errore che probabilmente porterà lontano da Parigi questo tipo di partite per molto tempo.