Il mal d’Europa continua e non ha mai toccato un livello così basso. La Juventus di Massimiliano Allegri è stata sconfitta per 4-3 dal Benfica decretando così la fine dell’avventura in Champions League per i bianconeri. A segno sono andati Antonio Silva (17′), Kean (21′), Joao Mario (28′), Rafa Silva (35′, 50′), Milik (77′), McKennie (79′). Era dalla stagione 2013/2014 che la Juventus non abbandonava così precocemente la competizione europea più prestigiosa.
La crisi europea continua
Nonostante Allegri abbia trovato una quadratura in campionato – senza però mai esprimere un gioco convincente – , non si può dire lo stesso della Champions League. La Juventus scesa in campo ieri sera all’Estádio da Luz contro il Benfica è una squadra lontana anni luce dagli standard che ci si aspetta di vedere. La squadra di Allegri per 75 minuti è stata completamente in balia del Benfica, avversario tosto e pieno di talenti – primo tra tutti Rafa Silva, autore di una doppietta – che gioca un calcio spumeggiante e dinamico capace di mandare in tilt l’intera difesa bianconera. Dopo aver fallito il gol del 5-1 sempre con un Rafa Silva scatenato a caccia della tripletta, la Juventus ha iniziato a respirare.
Nel quarto d’ora finale, con l’ingresso di Milik e i due giovanissimi Iling e Soulè, infatti la squadra di Allegri è riuscita a spaventare gli avversari, sicuri dell’ampio vantaggio accumulato. Vanno a segno prima Milik e poi McKennie nel giro di due minuti che spezzano l’entusiasmo del Da Luz. La Juventus ha provato uno sforzo finale quanto meno per raggiungere il pareggio e limitare l’ennesima figuraccia europea, ma non è stato sufficiente. Con questa vittoria il Benfica raggiunge il Paris Saint Germain agli ottavi di finale (che ha sconfitto il Maccabi Haifa per 7-2).
Europa League, l’ultima spiaggia
Già dal prossimo impegno, la Juventus potrebbe ripartire da quei giovanissimi che hanno dimostrato di essere più disinvolti dei senatori, ma c’è l’impressione che il quarto d’ora finale al Da Luz sia più frutto del caso piuttosto che di un risveglio bianconero. Nell’ultima partita del girone H di Champions League, in programma la settimana prossima, la Juventus affronterà in casa il Paris Saint-Germain, potrà qualificarsi ai sedicesimi di Europa League se riuscirà ad accaparrarsi il terzo posto nel girone superando il Maccabi Haifa, che ora ha gli stessi suoi punti (3). La Juventus, già mortificata dal risultato negativo raggiunto finora, si troverà davanti la corazzata francese composta da grandi campioni, quelli che ad oggi mancano ai bianconeri.
La situazione interna della Juventus ad oggi non lascia ben sperare neanche per l’ingresso in Europa League. Vlahovic ieri sera è uscito in lacrime dal campo a causa di un problema fisico, la difesa guidata dal capitano Leonardo Bonucci è completamente allo sbaraglio, Di Maria continua a lanciare segnali alla dirigenza e fa ben capire che l’intenzione è quella di tornare a chiudere la carriera in Argentina con la maglia del Rosario Central (a maggior ragione se la Juventus non può garantirgli di giocare tra i grandi d’Europa). A tutto questo si aggiunge un Massimiliano Allegri ben saldo al suo posto semplicemente perchè costerebbe troppo mandarlo via e assumere un allenatore in grado di dare un cambio di marcia alla stagione bianconera. “Non è un fallimento, i fallimenti sono altri”, così l’allenatore bianconero ha commentato in conferenza stampa post partita l’uscita dai gironi. Chissà se la dirigenza della Juventus è della stessa opinione.