(Adnkronos) – "Catania dietro il suo angolo del centro ha le periferie che hanno tante problematiche. Ciò che più mi ha colpito e’ stato l’elevato tasso di abbandono scolastico e scarsa scolarizzazione di ragazzi che frequentano la scuola media e sanno a stento leggere e scrivere. Ho per questo istituito un ufficio diocesano, l’unico al mondo credo, per il contrasto all’abbandono scolastico". Lo afferma l’Arcivescovo di Catania, Mons.Luigi Renna. In una intervista della Tgr Sicilia che andrà in onda nell’edizione serale del telegiornale regionale della Rai isolana sul ‘bilancio’ del primo anno dal suo insediamento nel capoluogo etneo, l’Arcivescovo aggiunge come a Catania non vi sia "abbandono da parte dello Stato con le figure del Prefetto e delle forze dell’ordine che svolgono un grande lavoro".  "Ciò che io lamento -evidenzia l’Arcivescovo- e’ l’abbandono della politica che ha seguito le sue strategie e i suoi modi di pensare, di essere presente che si sono rivelati, non ho paura di dirlo – evidenzia Mons.Renna- fallimentari perché hanno allontanato sempre più la gente ad avere fiducia nella politica". "Ho paura – continua- che si continui in maniera imperterrita con uno stile che non prende sul serio la questione che distrusse la prima repubblica, ovvero, la questione morale".  Per Mons. Luigi Renna, a Catania dove si voterà il prossimo 28 maggio, "non bisogna aspettare gli uomini della provvidenza, bisogna aspettare i catanesi che siano persone competenti per quanto riguarda la politica, non eterodiretta, ma assolutamente liberi e che diano un taglio al passato e che non abbiano carichi in sospeso con la giustizia". "Si continua a dire ‘la politica e’ sporca’ non perché si abbia un pregiudizio campato in aria – osserva infine l’Arcivescovo- ma perché si vede il perpetuarsi di candidature di persone che in questo momento dovrebbero attendere tempi migliori e poi magari, un domani, ripresentarsi con la serenità di chi ha avuto un giudizio sulla sua innocenza".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)