Carlo Calenda ha rotto il patto con la coalizione di centrosinistra. Non è durato neanche una settimana il “matrimonio” con Letta e +Europa. Alla base dell’allontanamento, l’apertura di Enrico Letta a Fratoianni, Bonelli e probabilmente a Di Maio.

Decisiva l’apertura di Letta a Sinistra Italiana

Dopo che Letta ieri ha ottenuto l’apertura  di quei partiti anti-Draghi – come li ha definiti Calenda – è stato decisamente più semplice scaricare il Pd e lo ha comunicato ufficialmente in tv ospite a Mezz’ora in più su Raitre di Lucia Annunziata, mentre il leader dem era stato già informato ieri sera. «È una delle decisioni più sofferte prese da quando sono in politica. Pensavo che il Pd fosse contro il populismo becero sia di destra che di sinistra. Io non faccio politica per questo. Non intendo andare avanti con questa alleanza» ha dichiarato il leader di Azione.

La decisione di Calenda di stringersi alla coalizione di centro sinistra con Pd e +Europa aveva fatto storcere la bocca a parte del suo elettorale che, soprattutto sui social network, aveva fatto sentire il proprio disappunto. Già in quel momento il leader di Azione aveva nutrito qualche dubbio in merito al patto stipulato solo poche ore prima.

Le accuse di Calenda: “Pensavo che Letta avesse imparato dal campo largo”

Carlo Calenda, durante l’intervista, ha sottolineato di aver esortato Letta affinché si costruisse un’alternativa di governo spalla a spalla, ma ben presto si è reso conto che le negoziazioni stavano aggiungendo pezzi che stonavano.

«Oggi mi trovo a fianco a persone che hanno inquinato il dibattito politico italiano», ha sentenziato il leader di Azione. «Pensavo che Letta avesse imparato dal campo largo» – ha ribadito il politico – «invece c’è stato un crescendo, che ha dimostrato come sarà la campagna elettorale, che non sarà contro la destra ma demolirà l’area liberale della coalizione».

L’apertura verso Renzi e le reazioni del centrodestra 

Ora Calenda dovrà ricostruire da zero la sua campagna elettorale alla ricerca di un alleato più in linea con la sua visione. Non esclude di rivolgersi a Matteo Renzi per “sentire cos’ha da dire”. Letta ha salutato l’ormai ex partner di coalizione accusandolo di non saper gestire alcuna alleanza. «Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia».

Dopo la batosta incassata dal leader Pd, il centrodestra gongola un po’ di più perché una sinistra così frammentata può essere un vantaggio. “A sinistra caos e tutti contro tutti! Avanti compatti, Lega e Centrodestra, con il bene dell’Italia come unico obiettivo. Il 25 settembre si cambia!”. Ha detto il leader della Lega Matteo Salvini dopo le ultime parole di Carlo Calenda. Meglio però non cantar vittoria troppo facilmente: dati i capovolgimenti repentini delle ultime ore, tutto può cambiare velocemente anche a ridosso del voto.