L’obiettivo non è stato raggiunto. Carlo Calenda, nella sua conferenza stampa post elezioni, ha iniziato ammettendo la sconfitta di Azione ma non ha risparmiato di esprimere perplessità sull’esito del voto e sulle capacità di governare di Giorgia Meloni.

Per il “nostro obiettivo di fermare la destra e andare avanti con Draghi avevamo bisogno di risultato sopra le due cifre che non è stato raggiunto”, ha detto il leader della colazione esprimendo preoccupazione per l’esito del voto. “Gli italiani hanno scelto una maggioranza di destra sovranista. Una scelta molto pericolosa e molto incerta. Faremo opposizione netta ma costruttiva”, ha aggiunto Calenda.

“In meno di due mesi abbiamo costruito una casa per i liberali e i riformisti. Nelle prossime settimane avvieremo un cantiere per diventare un grande partito liberale e riformista”, ha promesso Calenda che si prepara a costruire “nelle prossime settimane” “un polo del buon governo, del pragmatismo e della serietà. Con il 7,8% partiamo da basi solide”.

“Noi abbiamo presentato un’alternativa non populista ma il Paese ha consapevolmente scelto di andare avanti sula strada populista”. Ha ribadito il leader del Terzo Polo. “La nostra battaglia è stata e sarà contro questo modo di fare politica”, ha aggiunto ribadendo che “saremo pronti a dare una mano quando si tratta di fare cose giuste ma siamo da un’altra parte: vogliamo far conoscere la politica come cultura di governo”.