La Commissione Europea ha proposto di introdurre un “price cap” dinamico e flessibile per contenere le conseguenze sull’aumento del costo del denaro nell’eurozona a causa del caro energia, conseguenza del conflitto russo-ucraino. Contestualmente, l’istituzione sta anche pensando alla creazione di un indice di valutazione alternativo alla borsa di Amsterdam, al fine di placare le impennate speculative dei mercati internazionali.

La proposta

L’idea è sostanzialmente un miglioramento di quella che era circolata negli ultimi due mesi, la quale prevedeva l’imposizione di un tetto comune al prezzo del gas, implementando strumenti di analisi finanziaria in grado di valutare l’andamento dei prezzi nel tempo, modificando così anche il limite imposto. La proposta è contenuta in una bozza che sarà presentata nella giornata di domani da Ursula Von Der Leyen.

“Sono stati compiuti buoni progressi nell’attuazione della tabella di marcia per affrontare i prezzi elevati dell’energia presentata ai leader al vertice informale di Praga. Martedì approveremo un altro pacchetto di proposte legislative alla prossima riunione del Collegio”, ha dichiarato in un post sui social la Presidente della Commissione Europea.

Gli effetti sui mercati della proposta saranno monitorati dall’Esma, l’autorità europea di vigilanza finanziaria, la quale avrà il compito, sulla base delle relazioni presentate dalle autorità nazionali competenti, di coordinare l’applicazione del meccanismo teorizzato in tutta l’Unione e di documentarne contestualmente le differenze tra i vari Paesi. 

Tra le misure ipotizzate da Bruxelles oltre a quella del tetto dinamico c’è anche quella di sviluppare un nuovo indice di prezzo complementare per il gas naturale liquefatto che sia alternativo rispetto alla borsa di Amsterdam. A raccogliere le informazioni necessarie alla creazione del nuovo indice sarà l’Acer, l’Agenzia Ue per la cooperazione tra i regolatori energetici.