Il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, uomo forte del Partito Democratico, ha finalmente confermato i rumors che da mesi circolavano riguardo la sua possibile candidatura alla guida del partito in previsione delle primarie che probabilmente si terranno a febbraio prossimo. Il leader lo ha reso noto durante una conferenza stampa che si è tenuta per l’occasione.

Le parole di Bonaccini

Quello di Stefano Bonaccini è stato un discorso chiaro e molto sentito dal punto di vista emotivo, anche e soprattutto per il fatto di essere stato pronunciato a Campogalliano, il suo comune di nascita. Trasmesso in diretta sui suoi canali social ufficiali, il governatore ha esordito affermando: “Mi è parso giusto dirlo prima di tutto a voi e dirlo qui. Agli iscritti del mio circolo, ai compagni e alle compagne. Agli amici del mio Comune. Sono nato proprio qui e ci ho abitato”.

Inizialmente Bonaccini si è soffermato sulle motivazione sottese alla decisione di candidarsi alla segreteria del Partito Democratico, dicendo: “Dopo la dura sconfitta del 25 settembre e la scelta di Enrico Letta di aprire il percorso congressuale, mi sono preso il tempo per ragionare e per capire se io possa essere utile al Pd – ha spiegato Bonaccini – In queste settimane tantissimi mi hanno chiesto di candidarmi iscritti ed elettori, sindaci e amministratori, donne e uomini che sono o erano nostri elettori. Persino persone di pensiero diverso che avrebbero voglia di guardare a noi con speranza, fossimo in grado di dargliela. Mi ha fatto molto piacere, ovviamente, anche se avverto il peso e la responsabilità di questa scelta perché sono consapevole di come il Pd sia necessario per la stessa qualità democratica del Paese, rappresentando ideali e valori alternativi alle posizioni più conservatrici e regressive o alle derive populiste e sovraniste che abbiamo visto scorrazzare non solo qui ma anche in Europa e in tutto il mondo occidentale”.

Successivamente, il leader ha proseguito che il “compito futuro è far tornare a essere il Pd un grande partito popolare, radicato nella società, a vocazione maggioritaria, perno di un nuovo centrosinistra capace di battere la destra nelle urne alle prossime elezioni. Riportare la prossima volta il Pd al Governo ed essere riferimento anche per la famiglia socialista e democratica europea”. 

In chiusura della conferenza, Bonaccini ha poi invitato i colleghi di partito a una comunicazione più efficace: “Definire e saper comunicare la propria identità è essenziale, altrimenti le persone non ti riconoscono più. Dobbiamo ritrovare anche la semplicità del messaggio e del linguaggio per dire chi siamo, chi vogliamo rappresentare, quale idea di società abbiamo. Un militante di destra o del M5S impiega dieci secondi, a noi a volte non bastano venti minuti”.