Il governo Draghi, seppur dimissionario, continua a lavorare per approvare il DL aiuti bis e far fronte ai numerosi rincari che stanno affettando le tasche degli italiani.

Stando alle ultime indicazioni, il decreto dovrebbe contare su risorse intorno ai 10 miliardi di euro, grazie ai quegli 8,5 che arriveranno dall’assestamento di bilancio presentato alle Camere alla fine di giugno. Due le misure sul piatto. La prima è l’azzeramento dell’Iva su pane e pasta e la riduzione dal 10 al 5% su carne e pesce. La seconda, riguarda la proroga del bonus di 200 euro. O l’una o l’altra, difficile che vengano approvate entrambe.

A confermarlo è il vice ministro dell’Economia Laura Castelli. L’azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità, dice, “è un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro. Si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio”.

Codacons: bene azzeramento Iva su pasta e pane

“Si all’azzeramento dell’Iva su pane e pasta, ma la misura deve essere estesa a tutti i prodotti alimentari, perché non basta intervenire solo su tali beni”, ha commentato il Codacons.

“L’elenco dei maxi-rincari che nell’ultimo periodo hanno interessato il comparto dell’alimentazione è lunghissimo, e rende necessario in intervento che abbracci tutti i beni alimentari – spiega l’associazione – Oggi un chilo di pasta, in base ai dati Istat rielaborati dal Codacons, costa in media il 22,6% in più rispetto allo scorso anno, mentre il pane è rincarato dell’11,4%. Coinvolti dagli aumenti dei listini anche frutta, verdura, latticini, olio, acqua, tutti beni primari di cui le famiglie non possono fare a meno, e per questo si rende indispensabile un intervento volto ad abbattere l’Iva e riportare i prezzi al dettaglio alla normalità”.

Taglio accise sui carburanti

Quella che appare certa è una nuova proroga del taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti. Lo sconto è stato recentemente prolungato fino al 21 agosto e potrebbe ora essere esteso di una quarantina di giorni fino a fine settembre. Gli italiani possono tirare un sospiro di sollievo anche se, con il caro-energia, la stagione fredda fa sempre più paura.

Tocca studiare delle misure che proteggano le tasche e la salute degli italiani e queste non devono necessariamente passare da un razionamento del gas. Troppo presto per pensarci? No, ma è quasi certo che la patata bollente passerà al nuovo governo.