“La Russia non ha intenzioni ostili in relazione alla Finlandia e alla Svezia”, ​​i due paesi intenzionati ad entrare nella Nato. Lo ha detto il vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko, stando all’agenzia Interfax, precisando però che tale mossa “non
rimarrà senza una reazione politica”. Tuttavia “è presto per parlare di dispiegamento delle forze nucleari russe nella regione baltica in caso Finlandia e Svezia dovessero entrare nella Nato”, ha aggiunto.

Oggi, intanto, a Berlino il vertice dell’Alleanza atlantica, con il leader turco Erdogan che dice no all’ingresso dei due Paesi, per il quale serve l’unanimità. Nel frattempo in Ucraina si continua a combattere: lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha reso noto che dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso l’esercito ucraino ha “ucciso circa 27.200 soldati russi e il nemico ha perso anche 1.218 carri armati, 2.934 veicoli corazzati da combattimento”. Secondo gli ucraini i russi hanno subito le maggiori perditempo in direzione di Sloviansk e Bakhmut. Mosca sta ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv dove, secondo esperti Usa, l’Ucraina ha “probabilmente vinto la battaglia”.

Oggi gli Stati Uniti hanno annunciato che potrebbero esercitare le sanzioni alle banche straniere che aiutano la Russia a eludere le sanzioni, secondo quanto dichiarato dal vicesegretario al Tes americano Adewale “Wally ” Adeyemo in un’intervista al New York Times ripresa dall’agenzia russa Tass.