L’11 settembre 2001 iniziò una nuova fase della storia dell’umanità. L’attacco al World Trade Center, il crollo delle Twin Towers cambiò per sempre la vita delle persone, non solo delle vittime dell’attentato e dei loro familiari, ma anche quelle di tutti i cittadini del mondo che guardavano increduli in televisione delle immagini ancora vive nelle loro menti.
“A 21 anni di distanza teniamo vivo il ricordo delle vite preziose che ci sono state rubate a Ground Zero, Shanksville e al Pentagono. Jill e io siamo vicini alle famiglie che hanno perso i loro amati e stanno ancora soffrendo. Non dimenticheremo mai”, lo ha scritto su Twitter il presidente USA Joe Biden.
I familiari delle vittime chiedono ancora giustizia
Il ventunesimo anniversario delle Torri Gemelle però è cominciato tra le polemiche. I familiari delle oltre 3.000 vittime dell’attentato non riescono ancora a trovar pace o comunque una sorta di conforto dettato dal tempo e dalla giustizia. A Guantanamo continuano ad essere rimandati i processi che dovrebbero giudicare coloro che pianificarono i dirottamenti sulle Torri Gemelle.
Inoltre quindici dei 19 attentatori erano sauditi e per questo in tanti accusano l’Arabia Saudita di essere terreno fertile e rifugio per i terroristi. Formalmente non sono mai state accertate le responsabilità del governo di Riyah. Nonostante ciò, i rapporti con l’Arabia Saudita non vengono mai del tutto chiusi al punto che i familiari delle vittime stanno chiedendo a gran voce che New York vieti il torneo di golf femminile sponsorizzato dall’Arabia Saudita che si terrà ad ottobre nel club di Donald Trump in città. L’attuale sindaco della Grande Mela, Eric Adams, si è difeso dalle accuse replicando di non poter intervenire perché la decisione venne presa dal suo predecessore Bill de Blasio e per motivi legali è impossibile interrompere i legami con l’organizzatore dell’evento sportivo.
Le commemorazioni
Come ogni anno la giornata dell’11 settembre è accompagnata da una serie di cerimonie commemorative. Il presidente Biden depositerà una corona di fiori al Pentagono, dove attorno si schiantò un Boeing 757 dell’American Airlines. Nell’impatto morirono tutti i 64 passeggeri dell’aereo, inclusi i terroristi, e 125 persone all’interno nel palazzo del dipartimento della Difesa.
Jill Biden sarà presente alla cerimonia a Shanksville, in Pennsylvania, dove il volo 93 della United Airlines si schiantò fallendo il suo obiettivo, che forse poteva essere addirittura la Casa Bianca. Provocò la morte di tutte le 44 persone a bordo. Infine toccherà alla vice presidente Kamala Harris, accompagnata dal marito Doug Emhoff, la commemorazione più toccante, quella al memoriale di Ground Zero a New York.